Giovedì 18 Aprile 2024

A volte il prezzo inganna: più il vino costa, più ci sembra buono

Quanto paghiamo il vino fa la differenza: una bottiglia economica a prezzo gonfiato può sembrarci migliore di quanto non sia in realtà

Numerosi fattori esterni possono influenzare la percezione della qualità del vino

Numerosi fattori esterni possono influenzare la percezione della qualità del vino

Appiccicate a una onesta bottiglia da dieci euro un'etichetta cara, e il bevitore medio potrebbe scambiarlo per un nettare di qualità superiore. Al di fuori da contesti professionali, numerosi fattori esterni concorrono a farci percepire il vino anche più buono di quanto magari non sia davvero: la compagnia giusta, un umore positivo, l'atmosfera conviviale, il tramonto vista spiaggia, come ci viene raccontato quello che stiamo per bere, le aspettative che nutriamo. E appunto, il prezzo: in uno studio che speriamo non giunga alle orecchie degli osti maliziosi, l'Università di Basilea ha indagato su questa variabile scoprendo che il costo gonfiato fa sembrare più gradevole il contenuto del bicchiere. Per il loro esperimento i ricercatori hanno scelto tre rossi italiani di fasce diverse: un Montepulciano d'Abruzzo da 9 euro, un Bolgheri DOC da 29 euro e un Toscana IGT da 59 euro, tutti della medesima annata. Li hanno quindi fatti assaggiare alla cieca a 140 partecipanti, consumatori abituali ma non particolarmente esperti, chiedendo di valutare piacevolezza e intensità dell'aroma di sei calici a testa. I vini degustati potevano essere presentati senza prezzo, oppure con il prezzo giusto, oppure ancora quadruplicato (nel caso del vino economico) o più basso di quattro volte (nel caso del vino più pregiato). Quale che fosse il prezzo mostrato, i giudizi in merito all'intensità rimanevano costanti: il vino più caro risultava comunque il più profondo in tutti i casi. Al contrario, quando si passava alla piacevolezza entrava in azione l'effetto ingannatore: il vino rosso economico con il prezzo pompato era valutato più gradevole sia rispetto al medesimo vino presentato con il prezzo corretto, sia al rosso di fascia media. Ma l'effetto sembra funzionare in una sola direzione: il vino costoso infatti ha mantenuto pari apprezzamento sia a prezzo pieno sia a prezzo ridotto. "Sarà pure che in vino veritas, nel vino sta la verità, ma l'esperienza soggettiva che ne abbiamo può anche stare nel prezzo", concludono i ricercatori nello studio, pubblicato sulla rivista Food Quality and Preference. Leggi anche: - Perché il vino sta così bene con carne e formaggio, secondo la scienza - È stata piantata la prima vigna sull'isola di Pasqua - Più invecchiamo, più migliora la nostra capacità di apprezzare il vino

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