Mercoledì 24 Aprile 2024

Più invecchiamo, più migliora la nostra capacità di apprezzare il vino

Secondo una ricerca, con l'età cambiano la concentrazione e la composizione della saliva e aumenta così la percezione di certi aromi

Gli amanti "maturi" del vino sentono gli aromi in modo più intenso

Gli amanti "maturi" del vino sentono gli aromi in modo più intenso

Roma, 29 dicembre 2020 - Dimenticatevi un bel Barolo in cantina per qualche anno e lo ritroverete più ricco, complesso ed evoluto: si sa che il vino – o quantomeno certi vini – migliora con l'età. Ma a quanto pare migliora anche con l'età… dell'assaggiatore. Uno studio sostiene che, più si va avanti con gli anni, più si affina la nostra capacità di apprezzare i sentori del vino. Il merito sarebbe della saliva, la cui concentrazione e composizione cambia quando invecchiamo rendendo più intensa la percezione di determinati aromi.

Assaggiatori giovani vs. assaggiatori senior

La ricerca è stata condotta presso l'Instituto de Investigación en Ciencias de la Alimentación, con sede a Madrid, e ha coinvolto undici persone dai 18 ai 35 anni e altrettante dai 55 in su, alle quali sono stati prelevati dei campioni di saliva per determinarne il flusso e la composizione (fattori come il pH, il contenuto di proteine e l'attività di enzimi specifici). Ai soggetti è stato quindi chiesto di valutare intensità e persistenza di due specifici aromi di un vino rosso, ossia la nota affumicata e quella speziata di pepe nero. Sono emerse differenze significative: il gruppo senior ha riportato una percezione dei sentori più intesa e più lunga rispetto al gruppo giovane.

Meno saliva, aromi più intensi

Come ha spiegato al Guardian l'autrice principale María Ángeles Pozo-Bayón, una più elevata concentrazione di saliva potrebbe comportare una minore diluizione dei composti aromatici, che così arrivano in quantità maggiore ai recettori olfattivi del naso (fondamentali per distinguere i sentori del vino). Giocano un ruolo anche gli enzimi della saliva, che negli "anziani" metabolizzano le molecole degli aromi in modo diverso allungando la persistenza percepita del vino. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Food Quality and Preference. Leggi anche: - SOS bollicine: come conservare lo spumante aperto - I vini affinati nelle profondità del mare - Il primo spumante interamente fatto al buio, da bere dal buio

 

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