Mercoledì 24 Aprile 2024

Meta rimuove i post sulle pillole abortive negli States

Secondo alcune fonti giornalistiche americane, dopo la sentenza della Corte Suprema, su Facebook e Instagram sono stati rimossi i post di vendita o cessione delle pillole abortive

Il logo di Meta

Il logo di Meta

Dopo la sentenza della Corte Suprema degli Stati Uniti che ha ribaltato la storica sentenza 'Roe contro Wade' che, nel 1973, aveva legalizzato l'aborto negli Usa, anche i social network di Meta sono stati al centro di un’accesa polemica. Secondo quanto svelato dai media americani Vice e Associated Press, infatti, su Facebook e Instagram sono immediatamente scomparsi i post nei quali gli utenti proponevano la vendita o la cessione gratuita delle pillole abortive commercializzate negli Stati Uniti. Le pillole abortive scomparse dei social di Meta Pochi minuti dopo la sentenza della Corta Suprema americana, Instagram e Facebook hanno rimosso i contenuti sulle pillole abortive. Secondo quanto rivelato dalle fonti giornalistiche americane, infatti, post come quello di un utente che invitava chi fosse interessato ai farmaci a inviare un messaggio privato per ulteriori dettagli, sono stati immediatamente rimossi dalle piattaforme social. L’Associated Press, in particolare, ha spiegato come un post di prova con la stringa "pillola abortiva" postato sui social da un suo giornalista sia stato eliminato dopo pochi secondi, sottolineando come un destino diverso lo abbia avuto un contenuto che conteneva la parola "pistola", rimasto senza problemi postato sulla piattaforma di Meta. La risposta di Meta La risposta dell'azienda americana alle polemiche sollevate dalla stampa, è arrivata per voce dell’addetto alla comunicazione, Andy Stone che, in un post su Twitter ha spiegato la posizione ufficiale di Meta. "I contenuti che tentano di acquistare, vendere, scambiare, regalare, richiedere o donare prodotti farmaceutici non sono consentiti. Sono consentiti contenuti che discutono sull’accessibilità e convenienza dei farmaci soggetti a prescrizione. Abbiamo scoperto alcuni casi di applicazione errata e li stiamo correggendo".

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