di Andrea Spinelli "Twelve points go to…" (12 punti vanno a...) è la frase tra facile facile che Laura Pausini, Alessandro Cattelan e Mika si ripetono da mesi come un mantra. Anzi, come la formula magica per spalancare a duecento milioni di telespettatori il mondo Eurovision. Il più televisivo spettacolo di canzoni del mondo, al via stasera davanti alle telecamere di Raiuno in diretta da Torino. "Siamo una squadra fortissimi" cantava un tempo l’ugola di Solarolo con Checco Zalone e quella convinzione deve valere soprattutto ora, sul palco del PalaOlimpico, assieme a Mika e ad Alessandro Cattelan. Per tre mesi i presentatori hanno condiviso messaggi, ansie, pensieri, su WhatsApp attraverso la chat “3 Euroguys”; Mika in tour negli Stati Uniti, Alessandro alle Baleari con la famiglia e Laura a Roma a rinfrescare il suo inglese coi consigli della figlia Paola. Poi è arrivato il momento delle prove e l’inizio di questa nuova avventura. "Penso che la musica sia la risposta a questo momento storico, perché è un messaggio di pace e di unità" ha spiegato ieri Laura, che lunedì prossimo festeggia 48 anni e poi parte per la Florida dove il 21 canta alla FLA Live Arena di Surnise nel mega evento latino Amor A La Musica, in scena con Carlos Vives, Luis Fonsi, Sebastian Yatra e altri. L’11 giugno, però, rientra per salire sul palco di Una Nessuna Centomila all’Rcf Arena di Reggio Emilia con Fiorella Mannoia, Emma, Alessandra Amoroso, Giorgia, Elisa e Gianna Nannini. "Le prime cose che ho detto da bambina sono state “Mamma“, “Italia“ e “Arte“, in queste tre parole c’è il mio mondo", ha aggiunto. Stasera, oltre a Diodato e a un omaggio all’Italia della dance music a opera di Dardust con la partecipazione di Benny Benassi e di Sophie and The Giants, sorprese pure dai ...
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