Venerdì 26 Aprile 2024

Wanda Ferragamo, omaggio a Firenze. "Ora un libro sulla sua vita"

Grandissima commozione per il ricordo della regina delle scarpe nella Chiesa di Santa Trinita. La lettera che scrisse nel 2003 per raccontare il suo amore per Firenze

Wanda Ferragamo

Wanda Ferragamo

Firenze, 22 novembre 2018 - Una commozione immensa. Pari solo all'ammirazione e all'affetto che in tantissimi hanno tributato ieri a Wanda Ferragamo, presidente onorario della maison fiorentina leader internazionale del lusso, scomparsa all'età di 96 anni il 19 ottobre scorso nella sua casa Il Palagio, sulle colline sopra Firenze. Per il trigesimo di questa donna straordinaria che ha reso ancora più grande il brand fondato dal marito Salvatore Ferragamo sedendosi coraggiosamente alla sua scrivania a Palazzo Feroni Spini dopo essere rimasta vedova nell'agosto 1960 (38 anni, sei figli da 18 a 3 anni) prendendo in mano le redini della società, in tanti si sono ritrovati nella Chiesa di Santa Trinita in via Tornabuoni, scelta dalla stessa Signora Wanda per la celebrazione del suo funerale e ora dalla famiglia per il suo ricordo.

Cerimonia piena di amore da parte dei figli Ferruccio Ferragamo, presidente della maison, e di Giovanna Gentile Ferragamo, Leonardo Ferragamo e Massimo Ferragamo (Fiamma di San Giuliano Ferragamo, la primogenita, e Fulvia Visconti Ferragamo sono scomparse prematuramente), del genero Giuseppe Visconti, dei tanti nipoti e bisnipoti, grande rimpianto da parte delle maestranze, dei tanti collaboratori, degli amici fiorentini, e intensa partecipazione da parte di James Ferragamo, vicepresidente, e dell'amministratore delegato di Salvatore Ferragamo Micaela Le Divelec. Tanti gli industriali. E ancora Luciano Bertinelli, chief executive officer Ferragamo Parfums, e Stefania Ricci direttore del Museo Salvatore Ferragamo. Poi le autorità col sindaco Dario Nardella, il senatore del Pd Matteo Renzi, l'ambasciatrice inglese in Italia Jill Morris, il presidente di Camera Nazionale della Moda Italiana Carlo Capasa, l'ad di Pitti Immagine Raffaello Napoleone. Molto partecipe al dolore della famiglia anche Michele Norsa, nel recente passato per dieci anni ad della maison.

Durante la cerimonia l'officiante ha ricordato la fede che Wanda Ferragamo viveva quotidianamente con forza ed umiltà, le sue doti di madre, di donna, di persona sempre vicina ai più deboli. Poi i ricordi dei nipoti, che dai loro libri di pelle rossa che la nonna regalava ad ognuno hanno tirato fuori lettere toccanti sui valori della vita e dell'essere cristiani. "Nonna Ta, come tutti i nipoti l'hanno sempre chiamata - ha ricordato Giovanna Gentile Ferragamo - spediva loro lettere per posta. Era il suo modo per star loro sempre vicina". Poi con immensa commozione è toccato al presidente Ferruccio Ferragamo leggere la lettera del 2003 che sua madre aveva scritto per ricordare l'amore che la legava a Firenze e che oggi La Nazione pubblica in esclusiva. "Firenze, anche a te devo il mio ultimo saluto", legge Ferruccio e subito l'applauso nella chiesa diventa grandissimo. Poi tocca a Massimo Ferragamo ricordare mamma Wanda "ferrea nel lavoro e dolcissima nella vita". Una donna ma soprattutto un'imprenditrice che si è sempre trincerata dietro una modestia e un'umiltà rara tanto da dire spesso di aver fatto "solo il proprio dovere". Ora Massimo le fa una promessa: "Non ha mai voluto un libro su di lei, ora noi lo scriveremo".

Qui sotto la lettera

 

 

"Grazie mamma, grazie grande mamma" dice Leonardo Ferragamo che ringrazia tutti per la partecipazione e l'affetto alla famiglia. "Sei stata sempre un esempio, una maestra di valori. Sei stata una donna capo d'azienda e capo di famiglia, ma soprattutto una grande madre - dice commosso Leonardo - che hai raccolto da nostro padre il testimone ricco di tanti sogni. Ora quel testimone è nelle mani dei tuoi figli, dei nipoti e dei bisnipoti".