Mercoledì 24 Aprile 2024

Michael Jackson senza pace, in Italia il film-choc

'Leaving Neverland' con accuse di pedofilia ha fatto scattare il boicottaggio dei suoi brani

'Leaving Neverland': Michael Jackson e James Safechuck

'Leaving Neverland': Michael Jackson e James Safechuck

Roma, 18 marzo 2019 - Se c'è un incubo che perseguita la famiglia Jackson, si chiama Tmz, che dai bassifondi del gossip continua a turbare il sonno degli eredi del Re del Pop come l’IT di Stephen King. Tmz è stato, infatti, il primo sito a dare la notizia della morte di Michael, quello che ha svelato le anticipazioni più urticanti del documentario 'Leaving Neverland' e, neanche a dirlo, a raccontare del presunto tentativo di suicido di Paris, secondogenita dell’eroe di Wanna be startin’ somethin, mettendolo in relazione – per non farsi mancare nulla - proprio con la visione del film in questione. Poco principesca la replica della multimilionaria col nome di città: «Vaffa..., fottuti bugiardi». Secondo Tmz, Paris-Michael Katherine Jackson si sarebbe tagliata le vene e solo il tempestivo intervento dei familiari avrebbe scongiurato il peggio. La ventenne, che è figlia di Jako e dell’infermiera Debbie Rowe, già nel 2013 aveva tentato di farla finita dopo essere diventata tossicodipendente. La rehab in una clinica specializzata dell’Utah sembrava, però, averla liberata definitivamente dai suoi fantasmi. Certo è che il potentissimo Tmz è sempre molto ben informato.   Non c'è pace, dunque, al Great Mausoleum del Forest Lawn Memorial Park di Los Angeles dove dal 2009 riposano (si fa per dire) i resti mortali di Michael. Presentato in anteprima lo scorso gennaio al Sundance Film Festival, 'Leaving Neverland' assesta, nel decennale della scomparsa, un colpo durissimo all’aura mitologica che accompagna l’idolo di Gary concentrandosi sulle accuse di pedofilia. Prodotto e diretto dal regista britannico Dan Reed il docufilm (la versione integrale dura 236 minuti e il canale Nove lo trasmette in prima visione italiana domani e mercoledì) ha provocato conseguenze a cascata ai 4 angoli del pianeta. 

Il marchio Louis Vuitton ha ritirato pezzi della collezione uomo autunno-inverno 2019 ispirati proprio al King of Pop, mentre network radiofonici in Canada e in Nuova Zelanda hanno rimosso dai palinsesti le sue canzoni. Perfino i Simpson hanno ritirato dalla distribuzione un episodio del celebre cartone animato in cui Michael dava la voce a un personaggio. Lo scorso febbraio la società che amministra l’eredità di Jackson ha intentato una causa da 100 milioni di dollari contro la tv via cavo Hbo, dove 'Leaving Neverland' «è diventato il terzo documentario più visto di sempre». Proteste per la trasmissione di 'Leaving Neverland' pure in Inghilterra dove, oltre a manifestare fuori della sede della rete Channel 4 che ha mandato in onda il film, i fan sono ricorsi al crowdfunding per lanciare una campagna di affissioni in difesa di Captain Eo improntata sullo slogan «i fatti non mentono, le persone sì».

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