Giovedì 25 Aprile 2024

L’epoca del faccia a faccia coi robot "Sfidano la nostra intelligenza"

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di Tiziano V. Mancini

Il Festival del Giornalismo culturale si apre domani alle 15 nel Salone del Trono del Palazzo Ducale di Urbino: Dal web alla terza. La vita della cultura nel mare della rete (terza, naturalmente, come terza pagina) è il focus di questa decima edizione, alle prese con un punto di inevitabile approdo per la manifestazione diretta da Lella Mazzoli e Giorgio Zanchini: il confronto con le nuove frontiere dell’intelligenza artificiale.

Una sfida raccolta fino al punto di aver incastonato, nel cuore del ricco programma consultabile sul sito www.festivalgiornalismoculturale.it, uno spettacolo teatrale, Ahi, l’A.I. Vivere col robot che andrà in scena alle 21,30 di sabato 8 ottobre nel Teatro Sanzio della città ducale.

Piero Dorfles, Presidente del Festival, lo ha scritto ispirandosi liberamente ai tre principi della robotica coniati da Isaac Asimov: "Un robot non può recar danno a un essere umano né può permettere che, a causa del suo mancato intervento, un essere umano riceva danno; Un robot deve obbedire agli ordini impartiti dagli esseri umani, purché tali ordini non vadano in contrasto alla Prima Legge; Un robot deve proteggere la propria esistenza, purché la salvaguardia di essa non contrasti con la Prima o con la Seconda Legge".

"Si tratta di uno spettacolo in forma di divertissement – tiene a sdrammatizzare l’autore – perciò non avrà la pretesa di dare risposte a temi così articolati, ma il pubblico avrà l’occasione di assistere a ciò che accade quando un essere umano e un robot mettono a confronto i rispettivi linguaggi, assistendo alla progressiva diffidenza del primo nei confronti del secondo, un po’ come ci sta accadendo ogni giorno. Ciò comporterà inevitabilmente delle conseguenze, degli equivoci e… una risposta a sorpresa nel finale".

E nella vita reale, tra le debolezze dell’uomo e la progressiva potenza della tecnologia, chi è destinato a prevalere?

"È un confronto improponibile, perché l’uomo non riesce a fare i conti con la “stupidità artificiale“ del robot, il quale a sua volta non riesce a comprendere, e men che meno a sopraffare, la sensibilità e i mille risvolti dell’animo umano. Dunque due sistemi che fanno fatica a comprendersi".

Intanto i grandi network e le agenzie si affidano sempre più spesso a giornalisti robot: che rischi corriamo?

"Più che di rischi direi si debba parlare di diversificazione: cambia la sintassi, cambia la logica con cui si danno le notizie e l’informazione in genere. Il vero rischio sarà quello di non riuscirne a comprenderne il senso, che alla fine è ciò che conta".

Cosa attende il pubblico del Festival?

"Anche quest’anno abbiamo la fortuna di ospitare grandi personaggi della cultura italiana, a partire da Gianrico Carofiglio che nella sua lectio di apertura, venerdì alle 15,30, ci ricorderà che Le parole sono pistole cariche. Con lui e tutti gli altri, fino a domenica mattina, ci si confronterà sull’esistente in prospettiva futura, senza mai dimenticare il valore della pagina scritta e della sua autorevolezza. Perché nulla può mai tornare indietro ma tutto può continuare ad avere valore, quando ne ha".

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