Ha ricevuto ieri il premio “Mimmo Rotella“ il regista Oliver Stone, che alla Mostra del cinema di Venezia ha presentato Nuclear, il suo documentario sull’energia nucleare. "Voglio che il mondo si salvi, e che i miei figli e nipoti possano vivere ancora", ha detto Stone, due Oscar vinti in una carriera lunga quarant’anni. Tratto dal libro A Bright Future, di Joshua Goldstein e Staffan Qvist, il film esplora la possibilità che il mondo superi la sfida del cambiamento climatico attraverso la potenza dell’energia nucleare. "Siamo pieni di cattive notizie, dall’ondata di calore in Europa alle inondazioni in Pakistan, alle tempeste sempre più aggressive e devastanti. Sono tutti avvertimenti per noi esseri umani. Il libro dal quale ho preso spunto ci dice che possiamo ancora fare delle cose". Il film, come tutte le opere di Stone, prende posizione in modo netto. La tesi è che da decenni è in atto una campagna propagandistica, finanziata dagli interessi delle compagnie petrolifere, per spaventare la gente e accrescere il terrore delle radiazioni, creando una confusione fra ordigni nucleari ed energia nucleare.
G. B.
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