Mercoledì 24 Aprile 2024

LE BOTTIGLIE TOP DI CAMILLO CAVOUR PROFETA DEL BAROLO

di Luca

Bonacini

Quando era a pranzo al ristorante Del Cambio di Torino, Cavour non perdeva mai di vista l’attiguo Palazzo Carignano, dove sventolando un fazzoletto bianco, lo avrebbero avvertito quando c’era bisogno di lui nelle consultazioni di Governo. Riconosciuto buongustaio e viticoltore dalle idee innovative, svolse un ruolo chiave nell’affermazione dello ‘stile moderno del Barolo’, invitando in Piemonte l’enologo francese Louis Oudart. A Christian Brancaleoni, maitre e sommelier Del Cambio dal 2018, capita spesso di consigliare i vini più adatti alle ricette preferite da Cavour, scegliendo dalla monumentale cantina che conta 20.000 bottiglie, 3000 referenze e una cinquantina di etichette al calice. Tra i piatti amati dal politico, riletti dallo chef Matteo Baronetto, si ricorda il risotto alla Cavour, dove la cremosità dell’uovo e la dolcezza del riso, si integrano con il Metodo Classico Contratto, un uvaggio dell’Alta Langa con Pinot nero e chardonnay, dal sorso fruttato, fresco e floreale, lasciato sui lieviti a lungo da assecondare la complessità del piatto. Insieme alla Finanziera, con frattaglie e creste di gallo, in abbinamento alla Vigna della regina, una Freisa di Chieri, vitigno storico che risale al ‘600, reimpiantato nei primi anni 2000 all’interno del perimetro urbano di Torino, un vino immediato, fresco, floreale, con note vegetali e speziate. Per chiudere con il classico Bonet, a base di cioccolato, amaretto e caramello, da gustare con l’Arneis Tarasco di Cornarea, un passito complesso, intenso, con note di agrumi, pesca, noci e sentori di miele e fichi. La cantina concepita nel 1680 dall’architetto Guarini, lo stesso che progettò Palazzo Carignano, sede storica del primo Parlamento del Regno d’Italia (1861-1864), è posta a dodici metri di profondità con temperatura ottimale. Un luogo ideale in totale assenza di luce e rumore, dove riposano bottiglie del calibro di Romanée Conti ’90, Dom Perignon P3 ‘66, Barolo Conterno ’64, Marchesi di Barolo ‘61, Monfortino Barolo 2010, Ornellaia edizione Pistoletto 2010.

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