Sabato 27 Aprile 2024

LAMBRUSCO SETTECANI IL PREFERITO DA BARTALI

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Settecani è il nome singolare di una località di Castelvetro, comune collinare del modenese, ma anche di una storica cantina cooperativa che nel 1923 venne fondata da 48 viticoltori e che non dimenticarono di scolpire nella facciata della cantina i musi dei sette cani, ancora presenti nello storico edificio. Nel cuore della zona di produzione del Lambrusco Grasparossa, l’azienda oggi associa 200 viticoltori che mediamente conferiscono 50 mila quintali di uva all’anno, prevalentemente Lambrusco, uno dei vitigni più diffusi nell’area di Castelvetro. La capacità produttiva è di un milione di bottiglie, un terzo delle quali esportato. "Nel 2019 ha registrato un aumento dell’export – osserva Fabrizio Amorotti (foto), responsabile commerciale – grazie al consolidamento del mercato asiatico e statunitense. Purtroppo l’emergenza sanitaria ha annullato tutte le più importanti manifestazioni fieristiche del settore. Tuttavia - prosegue Amorotti – ciò non ferma il progetto di export ed è così che, per gli importatori, è nata l’idea di una presentazione virtuale, con una serie di video in cui vengono spiegate le caratteristiche e le peculiarità di una selezione dei vini più esportati". Negli stati Uniti la bottiglia più venduta al momento è il Lambrusco Grasparossa amabile, seguito da ‘Vini del Re’, una selezione del rosso frizzante di collina che deriva da una cernita di uve e da una vendemmia manuale, una etichetta che ha avuto importanti riconoscimenti. "I mercati asiatici come Giappone, Cina e Taiwan ci stanno premiando - dice ancora Amorotti - ma anche il nord Europa ci apprezza. Purtroppo gli effetti del Covid-19 si vedranno nei prossimi mesi".

La cantina è impegnata nella sostenibilità e nel 2020 ha ampliato la certificazione secondo il protocollo ‘Viva’, un riconoscimento che nasce con lo scopo di misurare e migliorare la performance di sostenibilità della filiera vite-vino - all’intera realtà aziendale. "È in corso un programma che prevede da parte dei soci la riduzione degli impatti ambientali e il miglioramento degli indicatori di sostenibilità Viva – spiega Amorotti – un progetto che parte dalla campagna ma coinvolge tutta la filiera".Il direttore commerciale infine cita un aneddoto. "Al campione di ciclismo Gino Bartali – conclude Amorotti – piaceva il nostro lambrusco da quando lo aveva potuto apprezzare nella storica trattoria Zoello, adiacente alla cantina, mentre era a Modena per mettere a punto la sua Maserati: prima di ripartire riempiva il baule del miglior Lambrusco Settecani".

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