La nuova onda dei grissiniani

Giorgio

Comaschi

Tutto è iniziato coi vegetariani. Sembrava una cosa nuova poi qualcuno si è convinto che mangiare solo verdure poteva essere un vantaggio per il fisico. Guai anche solo guardare una bistecca, solo la vista poteva causare la morte. Poi sono arrivati i vegani e oggi nei ristoranti ci sono, giustamente, menù che rispettano la loro scelta. Anche nella prenotazioni al ristorante si dice: "Vorrei una tavolo da otto, due sono vegani", così il ristoratore si regola. Ma il fenomeno si allarga. Adesso ci sono i "fruttariani". Non mangiano nè carne nè pesce, ma solo frutta e ortaggi. Di questo passo avremo, piano piano, categorie sempre più specifiche e precise. Per esempio i "cotolettiani", cioè persone che mangiano solo cotolette, perché dicono solo la cotoletta dà l’energia giusta al fisico e alla mente. Avremo presto i "cotechiani" che mangiano solo cotechino (se c’è il purè, dicono, non è poi così pesante). C’è una nuova tendenza che arriva dal nord: sono gli "aringhiani" che mangiano solo aringhe e dagli Stati Uniti si sta facendo largo il movimento degli "hamburgheriani", solo hamburger. Aspettiamoci i "formaggiani", gli "uoviani" (solo uova) e anche i "grissiniani", persone che si cibano solo di grissini (pare che siano molto irascibili a causa della dieta e che diventino molto aggressivi, specie allo stadio, se stanno perdendo). Nella serie di nuove tendenze c’è anche quella dei "ribollitiani" che mangiano solo ribollita, integralisti al punto da ritenere che il mondo, se non si converte al loro credo, finirà in tre anni. Hanno già organizzato due o tre manifestazioni di piazza in Toscana. C’era anche Greta, ribollitiana convinta.