Mercoledì 24 Aprile 2024

L’ultima indagine di Montalbano in tv Confessa l’ispettore Fazio: "Chiusa un’era"

di Barbara Berti

Addio Commissario Montalbano, ben arrivata vicequestore Lolita. Il commissario di polizia più amato del piccolo schermo, interpretato da Luca Zingaretti, si prepara a salutare il pubblico: lunedì 8 marzo, dopo la frenetica settimana di Sanremo, calerà il sipario sulla serie tv dei record, Il Commissario Montalbano.

Tratta dai romanzi di Andrea Camilleri, la fiction debuttò nel maggio 1999 su Raidue e non sul primo canale di Stato perché non era ritenuta adatta: troppo dialetto si disse. Ma il successo fu immediato e arrivò la promozione sulla rete ammiraglia. In oltre vent’anni, Montalbano-Zingaretti ha tenuto con il fiato sospeso oltre un miliardo e duecento milioni di spettatori: ben 14 stagioni, 36 episodi e un numero infinito di repliche.

Montalbano è diventato di famiglia: il pubblico si sente a casa tra le pareti del commissariato di Vigata, come tra i muretti a secco, sulla terra arsa e gli ulivi, nelle tonnare abbandonate, nei ristoranti sul mare e sulle terrazze con vista sul tramonto. Ma la storia è arrivata alla fine e l’ultimo capitolo sarà Il Metodo Catalanotti, l’ultimo film girato nel 2019. Restano due romanzi da trasporre per la tv, Il Cuoco dell’Alcyon e Riccardino, ma con tutta probabilità non saranno mai realizzati. "Ho bisogno di tempo per riflettere", le parole di Zingaretti dopo la morte di Camilleri, avvenuta nel 2019.

E l’ad Rai Fabrizio Salini non si era sbilanciato: "Per il momento non abbiamo nessuna novità specifica sul futuro della serie".

Cesare Bocci, che interpreta Mimì Augello, il braccio destro di Montalbano, qualche tempo fa aveva dichiarato: "Il mio cuore mi dice che si è chiusa un’epoca". Oggi parla Peppino Mazzotta, che nella serie interpreta l’ispettore Fazio fino dal primo episodio, Il Ladro di Merendine.

L’attore non nasconde l’amarezza ma accetta la decisione della produzione: "Il Montalbano televisivo è concluso. Non credo si faranno altre puntate: le notizie che abbiamo ricevuto finora dicono così. Sono venute a mancare tutte le figure chiave. Anche se l’ultimo romanzo Riccardino, non è stato girato, e io penso e ho sempre detto che sarebbe un dovere morale fare almeno quello, perché chiude la vicenda del commissario. Ma occorre rispettare la decisione...".

Per una fiction che finisce ce ne è un’altra che inizia. Si tratta de Le indagini di Lolita Lobosco, miniserie in partenza su Raiuno il 21 febbraio, ispirata all’omonima serie di romanzi di Gabriella Genisi che ha per protagonista Lolita Lobosco, vicequestore del commissariato di polizia di Bari. E nei panni della protagonista - un personaggio estremamente sensuale ma anche determinato a far valere la propria posizione in un mondo dominato dagli uomini - c’è l’attrice Luisa Ranieri, moglie di Zingaretti.

La serie, per quattro prime serate, è firmata da Luca Miniero, mentre a scriverla sono stati Massimo Gaudioso, Daniela Gambaro e Massimo Reale.

A produrre, invece, oltre alla Bibi Film Tv e a Rai Fiction, la Zocotoco di Zingaretti.

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