Venerdì 26 Aprile 2024

Il Jurassic Park dei divi: "Tornerà il mammut"

Una startup americana finanziata fra gli altri da Paris Hilton vuole ridare vita agli animali estinti. Una sfida etica e scientifica

Una scena di “Jurassic Park“

Una scena di “Jurassic Park“

Sempre più specie sono in via di estinzione? Niente paura. Negli Stati Uniti è nata una startup per tutelare la biodiversità, e fra gli investitori non mancano personaggi del jet set internazionale come Paris Hilton.

Il progetto è ambizioso. Si pensa di riportare in vita animali estinti come il mammut o la tigre della Tasmania. La startup americana Colossal Bioscience, che ha raccolto 75 milioni di dollari da vari investitori, compresi Paris Hilton, i gemelli Tyler e Cameron Winklevoss e l’attore Chris Hemsworth, è stata fondata dal genetista George Church, una carriera fra Harvard e il Massachusetts Institute of Technology (Mit), si propone proprio di riportare in vita specie scomparse. "L’obiettivo – avvertono i ricercatori – è ridare vita a specie per ristabilire un equilibrio nella biodiversità, non certo rifare Jurassic Park".

Certo , far rinascere la tigre della Tasmania (o tilacino) sarebbe un bel colpo. Estinta negli anni Trenta del Novecento, è una delle specie scomparse per le quali la startup statunitense si prepara a sperimentare la ‘de-estinzione’ utilizzando la tecnica del taglia-incolla genetico, ovvero la Crispr (una famiglia di segmenti di Dna contenenti brevi sequenze ripetute rinvenibili in batteri e archei). Ben Lamm, co-fondatore di Colossal, ritiene che il tilacino potrebbe essere più facile da ricreare per la maggiore disponibilità di materiale genetico di alta qualità. "È altamente possibile che il tilacino possa rinascere prima del mammut", ha detto al Financial Times .

Ricreare la tigre della Tasmania sarebbe un "risultato scientifico significativo", afferma Euan Ritchie, professore di ecologia alla Deakin University di Melbourne, anche se non nasconde le perplessità sul rischio di riprodurre una specie ’Jurassic Park’.

Come anticipato da Lamm, il primo obiettivo della Colossal è riportare in vita il mammut. È del 2021 l’annuncio di Church di voler riportare in vita il mammut lanoso, scomparso quattromila anni fa. "Non si tratta di clonazione – aveva specificato – ma di utilizzare l’ingegneria genetica per ottenere nell’arco di quattro-sei anni un ibrido di elefante-mammut identico al suo predecessore estinto".

Ovviamente c’è chi la pensa diversamente: "Non si ottiene un mammut, ma un elefante peloso con depositi di grasso", hanno obiettato esperti di Paleogenetica. Intanto la ricerca non si ferma. Si basa sulla Crispr anche il progetto di un’altra azienda statunitense, la Revive & Restore, che vuole riportare in vita il piccione migratore: ultimo è morto nel 1914.

C’è invece chi punta a salvare gli animali a rischio di estinzione con il trapianto di cellule progenitrici degli spermatozoi e Crisp. I test condotti fin dal 2020 nell’Università di Washington su topi, maiali, ovini e bovini ne hanno dimostrato l’attendibilità: il trapianto di cellule attecchisce e porta allo sviluppo di spermatozoi.

È invece la clonazione la scelta della giapponese Kindai University, che nel 2019 ha riportato in vita le cellule del mammut Yuka, vissuto 28mila anni fa in Siberia e scoperto nel 2010. Isolate da midollo osseo e muscoli dell’animale e trasferite nell’ovocita di un topo, strutture cellulari simili al nucleo sono tornate a essere attive.

Per scongiurare l’estinzione del rinoceronte bianco settentrionale, di cui sopravvivono nel pianeta solo due femmine, si seguono invece altre strade: i primi embrioni sono stati ottenuti nel 2018 da un esperimento del laboratorio italiano Avantea, basato sulla tecnica di fecondazione: iniettare gli spermatozoi direttamente nella cellula uovo.

Sempre in Italia, dal 2016 si lavora per riportare in vita l’Uro, l’antenato dei tori e di tutti i bovini moderni, estinto quattro secoli fa. Il progetto si chiama Tauros e si basa sulla combinazione di più tecniche, come incroci genetici ‘a ritroso’, clonazione e ingegneria genetica basata sulla Crispr.

Jurassic Park o no, la scienza non si ferma. E la tigre della Tasmania potrebbe essere dietro l’angolo.

 

 

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