Giovedì 25 Aprile 2024

James Blunt: "Io, un rocker alla corte d'Inghilterra"

Il cantante e le nozze di Harry e Meghan. "Dal tour a Windsor per onorare un'amicizia"

James Blunt e Sofia Wellesley al matrimonio del principe Harry e Meghan Markel (Ansa)

James Blunt e Sofia Wellesley al matrimonio del principe Harry e Meghan Markel (Ansa)

Milano, 27 maggio 2018 - "Chi ha invitato James Blunt al Matrimonio Reale?" twittava tal @Zoeinthesky indignato dalla presenza dell’eroe di “You’re beautiful” accanto ad Oprah Winfrey, Serena Williams, Sir Elton John, i Beckhams, George e Amal Clooney, Troian Bellisario, Idris Elba e agli altri 600 invitati dal principe Harry e Meghan Markle al proprio matrimonio. Ma Blunt ha risposto con l’aplomb e quella punta di humour che mette in tutto quel che fa. "Le darò due ipotesi", ha retwittato. Vale a dire: invitato o imbucato.

James, i giornali hanno riportato la notizia che lei avrebbe postato la sua risposta immediatamente dopo la cerimonia, mentre Harry e Meghan sui gradini della Cappella di San Giorgio si stavano scambiando il bacio di rito.

"Macché, l’ho fatto molto più tardi, in aereo, mentre volavo a Tallin per un concerto. Il matrimonio, infatti, è caduto nel bel mezzo della tranche baltica del tour in Lituania, Estonia e Lettonia. La sera prima della cerimonia ho cantato a Vilnius, sono volato a Windsor e, non appena finito il ricevimento, sono ripartito alla volta di Tallin e di Riga".

Il principe Harry l’ha invitata perché siete stati nell’esercito assieme?

"Abbiamo militato nello stesso Reggimento, la Household Cavalry, ma non nello stesso periodo. Lui ha 11 anni meno di me. Il mio teatro di operazioni sono stati i Balcani, mentre il suo l’Asia Centrale".

Lui è stato pure elicotterista.

"Sì, secondo pilota. Come mio padre Charles, che è stato prima ufficiale di cavalleria del 13°/18° Royal Hussars, poi pilota di elicotteri e colonnello dell’ Army Air Corps".

Due anni fa Harry l’ha invitata a cantare agli Invictus Games, i Giochi paraolimpici per veterani nati proprio da una sua iniziativa.

"È accaduto due volte, agli Invictus Games di Londra e a quelli di Orlando. Li ho trovati un’esperienza emozionante, perché è importante stimolare lo spirito sportivo in soggetti con delle disabilità per spingerli a mantenere un ruolo attivo".

La sua storia s’era già incrociata con le vicende reali in passato.

"Be’, sì. Sono stato nell’esercito sei anni, dal ’96 al 2002, e proprio durante l’ultimo fui scelto per far parte del picchetto d’onore durante i funerali della Regina Madre".

Qualche detrattore ha obiettato che l’invito è arrivato perché sua moglie Sofia Wellesley è nipote di Sir Arthur Wellesley, ottavo Duca di Wellington...

"Sinceramente non credo che siano valsi vincoli diversi da quelli di amicizia con due persone che stavano per diventare marito e moglie".

Archiviato il Royal Wedding, a luglio lei torna in Italia per cinque concerti fra cui quelli a Pistoia Blues del 13 e al Carpi Summer Festival del 16.

"È la coda del “The Afterlove Tour” approdato lo scorso autunno nei palasport di Roma, Firenze e Milano. Il cammino è iniziato a giugno di un anno fa e andrà avanti fino alla fine dell’estate, per un totale di cento repliche. Il repertorio non è focalizzato solo sull’ultimo album perché il pubblico vuole sentire pure canzoni del passato come “1973”, “Goodbye my lover” o “Bonfire heart”; insomma un greatest hits che sono felicissimo di regalargli ogni sera, perché la mia missione è proprio e solo questa: fare felice il pubblico".

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