Lunedì 17 Giugno 2024

E' morta Irina Sanpiter, addio a Magda di 'Bianco, Rosso e Verdone'

L'attrice aveva 60 anni, lottava contro la leucemia da quando ne aveva 27. Aveva interpretato la moglie di Furio nel film cult. Il saluto del regista e attore romano

Roma, 4 febbraio 2018 - È morta Irina Sanpiter. L’attrice teatrale russa, nota al grande pubblico per aver interpretato il personaggio di Magda nel film 'Bianco, Rosso e Verdone', si è spenta oggi a Roma a 60 anni. Lottava contro la leucemia da quando aveva 27 anni. Era ricoverata all’Umberto I da 8 mesi. Irina era nata a Mosca nel 1957. Dalla carriera teatrale era passata a quella cinematografica proprio grazie al film di Carlo Verdone del 1981, in cui interpretava la moglie esasperata del logorroico Furio Zòccano, avvocato romano residente a Torino. La sua frase più ricorrente era “non ce la faccio più”, doppiata da Solvejg D’Assunta.

Poi lavorò anche nel film 'Lacrime Napulitane' di Ciro Ippolito. Ma Irina soffriva molto il fatto di essere rimasta 'schiacciata' dal personaggio di Magda, tanto da essere associata unicamente a quel ruolo. All’inizio degli anni ‘90, probabilmente anche a causa della sua malattia, si ritirò dalle scene. Aveva sposato il produttore musicale Toni Evangelisti. Tra le altre esperienze, Irina organizzava concerti rock in giro per il mondo. 

“Cari amici, proprio ora vengo a conoscenza della scomparsa di una mia brava ed affettuosa attrice: Irina  Sanpiter, la Magda di Bianco, Rosso & Verdone. Sono molto triste, addolorato. Ci vedevamo poco ma l’abbraccio, quando ci si incontrava, era sempre forte e pieno di dolce nostalgia”. Lo scrive su Facebook Carlo Verdone.

“Era russa, di Mosca: me la fece incontrare Sergio Leone in quanto era parente della moglie (moscovita) dello sceneggiatore Giorgio Arlorio. Fra tre opzioni scelsi subito lei per via di quegli occhioni dolci e malinconici che dovevano essere una caratteristica della mia Magda - prosegue Carlo Verdone-. Non volle continuare per scelta la strada del cinema. Era rimasta appagata dal nostro film e si mise ad organizzare eventi e concerti musicali. Non sapevo fosse malata. L’ultima volta la incontrai lo scorso anno all’Isola Tiberina durante la rassegna cinematografica estiva. Di quel film non è rimasto quasi nessuno, e questo mi deprime terribilmente. Ma il cinema, fortunatamente, ci ‘ferma nel tempo’. Illudendoci di una certa immortalità su uno schermo. Magda sarà sempre nel mio cuore come una delle creazioni piu’ riuscite: era sempre allegra, spiritosa, ironica. Grazie".