
La guida su come disporre i quadri in casa - Crediti: iStock
Capire come disporre i quadri in casa non ha a che fare solo con una scelta personale e alle preferenze in merito all’aspetto artistico delle opere o al loro valore. È richiesta anche un'attenzione particolare per comprendere come queste si integrino negli spazi domestici. Posizionare correttamente i dipinti permette di mantenere l’armonia visiva di una stanza o di un angolo particolare della casa.
Regole di base
Una delle indicazioni principali per appendere i quadri è fissarli a un'altezza di circa 1,6 metri, che corrisponde al livello medio degli occhi. Questo standard garantisce che le opere siano facilmente visibili pressoché da tutti. Ad ogni modo si tratta solo di una dritta orientativa, che non deve essere messa in atto rigidamente: se si vuole osservare un quadro stando seduti sul divano, per esempio, il dipinto può essere appeso anche più in basso. Inoltre, non sempre i quadri devono essere appesi; spesso possono essere appoggiati su mobili o a terra, assecondando un gusto più contemporaneo.
Equilibrio
Per vedere come disporre i quadri in casa nella maniera migliore bisogna considerare come questi si rapportano agli elementi architettonici e agli arredi circostanti. Un quadro posizionato lateralmente può richiedere un elemento d’arredo che ne bilanci il peso visivo. Porte e corridoi sono elementi che tendono a guidare e ad attirare naturalmente lo sguardo.
Nel caso del salotto, che è uno spazio polifunzionale, vissuto tanto nei momenti di socialità quanto in quelli più intimi, le pareti sono spesso occupate da librerie, scrittoi, ribaltine, credenze, televisori, stereo e altri dispositivi: ciò rende più complessa la selezione e la disposizione dei quadri. In questi casi, è essenziale lavorare sugli spazi disponibili e scegliere formati che si adattino al contesto.
Posizioni ideali
Se si vuole appendere un quadro sopra il divano – posizione tra le più classiche – bisogna considerare bene le proporzioni: l'opera, infatti, dovrebbe coprire almeno due terzi della larghezza del complemento d’arredo, rimanendo centrata. Una simile collocazione, in particolare, è l’ideale per quadri di grande formato o per dittici, specialmente se i dipinti hanno un orientamento verticale. Le composizioni che presentano più cornici, più piccole, sono più adatte a piccoli divani a due posti o poltroncine. Anche le pareti vicino al tavolo da pranzo sono ideali per appendere quadri.
Nel caso della camera da letto, uno dei punti migliori è, di solito, la parete sopra la testiera del letto: anche qui sarebbe bene che la larghezza dell’opera e della sua cornice non oltrepassassero i due terzi della larghezza della testiera, ma non fossero nemmeno inferiori a essa. Non solo le pareti possono ospitare quadri. Tavoli consolle, madie e altri mobili possono fungere da supporto per cornici, creando una disposizione che può essere modificata con facilità successivamente.
Colori
I colori dei quadri influiscono profondamente sull'atmosfera di una stanza. Tonalità neutre come bianco, grigio e beige comunicano eleganza e tranquillità. Colori vivaci come rosso, blu o giallo possono energizzare l'ambiente e diventare punti focali. È essenziale che i colori delle opere si integrino con la palette cromatica dell'arredamento, creando un look coeso o giocando con contrasti ben studiati.
Illuminazione
L'illuminazione è altrettanto cruciale per valorizzare i quadri. La luce naturale e quella artificiale possono alterare la percezione cromatica, quindi occorre fare opportune valutazioni. Utilizzare faretti direzionabili o luci a binario permette di evidenziare specificamente ogni quadro, mentre le luci d’accento possono creare un effetto teatrale.
L'illuminazione a LED è più efficiente a livello energetico ed è capace di fornire una luce uniforme senza emettere calore eccessivo. Occorre scegliere con cura anche la temperatura della luce, sia calda che fredda, in base ai toni del quadro e all'atmosfera che si vuole ottenere nell’ambiente circostante.