Giovedì 25 Aprile 2024

Il meraviglioso marasma dei regalisti

Giorgio

Comaschi

Come ogni anno. Puntuale. Il marasma dei regali. Il mondo dei "regalisti" si divide in tre categorie: 1 - Quelli che i regali li comprano a maggio per, come dicono loro, "mettersi avanti". I pacchi vengono nascosti in armadi ma i figli o i destinatari dei regali sono espertissimi ad aprirli senza che si veda e così sanno già cosa c’è dentro. Poi faranno finta di stupirsi e sbarreranno gli occhi il giorno di Natale dicendo: "Ma nooo, meraviglioso! Non me l’aspettavo!".

2 - Quelli che i regali li comprano fra fine novembre e inizio dicembre. Sono persone ordinate che fanno prevenzione su se stessi, cioè non voglio cadere nella frenesia degli ultimi giorni. Anche questi regali vengono occultati, ma è più difficile scardinarli di nascosto perché c’è meno tempo e più attenzione.

3 - Quelli che si riducono all’ultimo, che sono poi gli stessi che ripetono ogni anno "basta, non ne posso più del Natale, speriamo finisca presto, è un’agonìa". L’agonìa è la loro invece che brulicano come formiche impazzite, senza lo straccio di un’idea e con l’ansia di non farcela. Ed è proprio qui che nascono i famosi "regali inutili" e cioè, ad esempio: il bagnoschiuma al ginepro, una pipa per il babbo, un completo da cucito per la nonna, la collezione di saponcini per la mamma, oltre alla solita cuffia che viene commentata sempre così: "…che ne avevo proprio bisogno". C’è una frase precisa che smaschera il regalista del punto 3 e che certifica il fatto che ha comprato un regalo così a cavolo, senza averlo "pensato": "Comunque se non ti piace lo puoi sempre cambiare". Perché sa già (l’ha visto anche dalla faccia) che non è piaciuto.

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