Giovedì 25 Aprile 2024

Il fotografo Verdone: "Io, un sacco mistico"

La sua passione “privata“ è diventata ora una mostra. Il regista racconta: "Guardo il cielo e trovo nelle nuvole la mia preghiera laica"

Migration

di Giovanni Bogani

"Era una passione molto privata, una parte di me che non mostravo a nessuno. E poi, Elisabetta Sgarbi mi ha incoraggiato condividere questa parte del mio animo. Queste fotografie, che per me sono delle preghiere laiche. Il mio modo di alzare gli occhi al cielo".

Carlo Verdone è arrivato a Ortigia, ospite dell’OFF, Ortigia film festival, rassegna di cinema nell’isola che è il cuore antico di Siracusa. Questa volta non parliamo di commedie, di attori, del racconto sull’Italia che Verdone sta facendo, con i suoi film, da quarant’anni. Parliamo di quella passione più nascosta, quella per la fotografia. Che da poco si è rivelata, nella mostra fotografica Il colore del silenzio ospitata fino al 15 settembre dalla Galleria d’arte "Osvaldo Licini" di Ascoli Piceno, nell’ambito della Milanesiana diretta da Elisabetta Sgarbi. E anche di uno scenografo, Maurizio Marchitelli, scomparso quest’anno, con cui Verdone ha lavorato in tanti film. E al quale ha dedicato ieri sera un ricordo, nella bellissima piazza Minerva di Ortigia.

Verdone, parliamo delle fotografie che lei scatta, tutte dedicate a un soggetto particolare: le nuvole.

"Le mie foto erano una passione molto privata, nessuno le aveva mai viste. Ma io scatto dal 1998. Ho cominciato a metterle da parte, e adesso trovo il coraggio di mostrarle".

Perché le nuvole?

"Perché il cielo mi dà emozioni enormi. Ci sono momenti che non si ripetono, contrasti, forme, luci: devi essere bravo, cogliere l’attimo fuggente. E poi era un modo per liberarmi".

Da che cosa?

"Da quarant’anni di commedia. Quando giri una commedia devi concentrarti solo sugli attori, e sulle parole. Parole, parole, parole, come nella canzone di Mina. E facce, facce, facce… Il mio lavoro è fatto di un diluvio di parole. Non ho mai la possibilità di cogliere un momento di poesia, perché la storia che racconti ti incalza, ti costringe a seguirla".

Le foto colgono quei momenti di poesia.

"Esatto. Mi permettono di alzare la testa. Di ritrovare un lato mistico di me stesso. Con quelle foto, trovo lo stupore, trovo la poesia".

Come definirebbe le sue foto?

"Sono preghiere senza parole. Non vengono facilmente. Ho passato anche dei mesi senza riuscire a scattare una sola foto. Poi un giorno di grande tempesta su Roma, me ne sono andato a Ostia. Sul litorale ho trovato una scena spettrale, nuvole furiose, un mare sconvolto. Ho fotografato a colori, ma mi è venuta fuori una foto in bianco e nero. Una di quelle a cui tengo di più".

Quali fotografi la ispirano, quali fotografi ammira?

"Steve McCurry, il fotografo che ritrasse la ragazzina afghana per National Geographic, ma anche Sebastiao Salgado, il fotografo raccontato da Wim Wenders in un bellissimo documentario, con i suoi bianchi e neri drammatici. Fra gli italiani, Franco Fontana con i suoi paesaggi che sembrano quadri astratti, e hanno dentro tutta l’arte del Novecento".

Spesso, parlando dei film, pensiamo solo ai registi e agli attori. Ma molti artisti contribuiscono, in maniera determinante, alle sorti di un film. Come Maurizio Marchitelli, cui lei ha reso omaggio ieri sera.

"Maurizio è stato uno dei migliori scenografi che io abbia avuto. Con lui abbiamo fatto Viaggi di nozze, Sono pazzo di Iris Blond, Ma che colpa abbiamo noi, tutti i film fino a Il mio miglior nemico…".

Lo scenografo disegna gli ambienti del film. Che cosa ha portato Marchitelli nei suoi?

"Aveva soluzioni modernissime, spiazzanti. In Iris Blond le pareti della casa sono bellissime, con il blu scuro, il rosso. Lo scenografo è un artista: e lui era un artista geniale".

Recentemente ha debuttato con grandissimo successo in una serie tv. La seconda stagione di Vita da Carlo a che punto è?

"Siamo nelle fasi finali di scrittura: inizieremo a girare a settembre, per finire le riprese a dicembre. Dopo il successo della prima, sento addosso molta responsabilità".

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro