Mercoledì 24 Aprile 2024

I nuovi supereroi, così ambigui e tormentati

Addio ai personaggi “senza macchia“: adesso i protagonisti di film e serie tv sono figure oscure in bilico fra bene e male

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di Andrea

Bonzi

Oscuri, tormentati, schizofrenici, in bilico sulla linea che divide Bene e Male. Superereoi senza macchia addio, è in arrivo un’infornata di film e serie tv che va a ripescare personaggi minori dei fumetti Marvel e Dc e li rilancia giocando sulle loro ambiguità e sconfinando nell’horror.

È il caso di Morbius di Daniel Espinosa, interpretato da un esangue Jared Leto, appena uscito in sala. Non è un aggettivo a caso: creato nel 1971 sulle pagine di Amazing Spider-Man da Roy Thomas e Gil Kane come nemico dell’Uomo Ragno, Michael Morbius è uno scienziato colpito da una rara malattia del sangue.

Il tentativo di trovare una cura non convenzionale, lo trasforma in una creatura orribile: Morbius, il Vampiro vivente. Capacità di cavalcare le correnti d’aria, supersensi e – va da sé – una insaziabile bramosia di sangue: "Il confine tra eroe e villain sarà superata", promette lo slogan. L’obiettivo dichiarato è replicare il successo dei due Venom, le pellicole sul simbionte nemico di Spidey, con Tom Hardy, che hanno raggiunto un buon risultato al botteghino. Nel cast torna anche Michael Keaton, alias l’Avvoltoio, già visto in Spider-Man: Homecoming (2017): l’apparizione, poco più di un cameo, consente al film prodotto da Sony di rientrare nell’universo cinematografico condiviso della Marvel.

Con una serie tv uscita direttamente sulla piattaforma Disney+ (un episodio alla settimana, il primo è già stato caricato) arriva invece Moon Knight, altro vigilante di seconda fila nato nel 1979, che molti considerano il Batman della Casa delle Idee. Se i colori sociali sono opposti – questo nuovo eroe è fasciato in una tuta bianca, tipo mummia –, i punti di contatto con l’uomo pipistrello non mancano: il Cavaliere della Luna non ha particolari superpoteri (sebbene forza e agilità siano potenziate da una benedizione egiziana), si affida a gadget (al posto dei Batarang ha delle mezze lune di acciaio) e colpisce di notte planando con il suo mantello.

Per renderlo unico, il creatore Dough Moench gli diede però ben tre personalità: il mercenario Marc Spector, il miliardario Steven Grant e il tassista Jake Lockley. Solo le prime due, con qualche variazione (Grant è un umile impiegato che comincia ad avere dei flash del suo violento passato), dovrebbero apparire nella serie tv, ma sarà aggiunto Mister Knight, inquietante, urbana e più recente incarnazione del personaggio. Prima di affrontare i supercriminali, insomma, il protagonista Oscar Isaac – la cui interpretazione, leggendo le prime recensioni, è piaciuta alla critica – dovrà tenere a bada i propri demoni interiori: tra sudori freddi ed allucinazioni, la vittoria è tutt’altro che scontata.

L’antico Egitto è protagonista anche delle origini di Black Adam, che uscirà a fine luglio (salvo slittamenti). Creato nel 1945 da Otto Binder e C.C. Beck, nasce come controparte malvagia di Shazam (il cui sequel è stato appena spostato al 2023): Thet Adam è uno schiavo egiziano a cui un mago conferisce grandi poteri legati ai fulmini, ma che perde il controllo e viene imprigionato per secoli in un sarcofago.

Fino a quando viene liberato dalla solita, incauta, spedizione di avventurieri che scatena sulla Terra un male antico. Il protagonista del film – in cui apparirà anche Pierce Brosnan nei panni del Dottor Fate, mago supremo dell’universo Dc come il Dr Strange lo è in quello Marvel – è Dwayne Johnson: riuscirà l’ex wrestler, ormai star di pellicole d’azione per famiglie, a trasmettere l’alone di malvagità caratteristico di questo supercattivo? Agli spettatori l’ardua sentenza.

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