Venerdì 26 Aprile 2024

Harry Potter, trionfa il film su Voldemort 'made in Italy'

Il prequel tutto italiano e low cost sulle origini del mago più cattivo della saga ha raggiunto 11 milioni di utenti su YouTube in sette giorni

Una scena di 'Voldemort: the Origins of the Heir'

Una scena di 'Voldemort: the Origins of the Heir'

Roma, 23 gennaio 2017 - È il più pazzesco fenomeno cinematografico del momento. E non è al cinema, ma su Youtube, dove ognuno può vederlo, gratis. È “Voldemort: the Origins of the Heir”, ovvero «le origini dell’erede». Il film di Harry Potter che non c’era. È uscito una settimana fa, e ha ottenuto undici milioni – milioni! – di visualizzazioni. «Voldemort» approfondisce la giovinezza dell’antagonista della saga di maggior successo di tutti i tempi. Ma non è un film “ufficiale”, prodotto dalla Warner Bros, ma di un film girato praticamente in casa, in Trentino, da un ragazzo di venticinque anni. E con quale budget?  Con quindicimila euro. Raccolti attraverso una campagna di crowdfunding. Quella che una volta si sarebbe chiamata “una colletta”. Due anni fa il ragazzo ha conquistato la fiducia di molti che hanno creduto nel progetto: investendo piccolissime cifre, sulla piattaforma Kickstarter. E adesso, ecco il film.    Per capire l’ordine delle cifre: la saga ufficiale di Harry Potter è composta da otto film, costati ciascuno più di cento milioni di dollari. Qui si parla di un decimillesimo di quella cifra. Gli incassi della saga ufficiale superano gli otto miliardi di dollari in tutto il mondo: è la serie di film più vista nella storia. Di fronte a questo Golia, un piccolo Davide tutto italiano gioca le sue carte. Lui, incassi non ne farà: tutta l’operazione è no profit. Ma chi è il pazzo che per oltre un anno si è messo a scrivere, dirigere, montare e arricchire di effetti speciali questo film, tra l’altro per non guadagnarci niente?  Si chiama Gianmaria Pezzato, è trentino. Quando ha iniziato a lavorare a “Voldemort: the Origins of the Heir” aveva venticinque anni. E lo ha fatto praticamente da solo, insieme a Stefano Prestia, suo socio nella compagnia di produzione che hanno creato, la Tryangle. Gianmaria si è formato come tecnico di effetti speciali, ha lavorato in alcuni videoclip musicali, e di film veri e propri non ne ha girati mai. Le recensioni uscite sono entusiastiche: ed è un fatto eccezionale, perché i fan di Harry Potter sono molto esigenti e severi. Hanno parlato di “Voldemort” il Daily Mail e The Independent: e le anche prime videorecensioni su Youtube sono esaltanti.  Tutti concordi nell’ammirare la qualità tecnica del prodotto: alcune riserve le muovono verso il doppiaggio, non sempre perfetto, e verso la struttura narrativa. Ma nessuno sostiene che si tratti di un lavoro men che professionale, anzi: tutti sbalorditi da fotografia, atmosfera, uso di effetti speciali.    Così, mentre i fan aspettano l’uscita del secondo episodio di “Animali fantastici e dove trovarli”, nello spinoff ufficiale della saga tratto da storie originali della Rowling, Gianmaria Pezzato racconta – in 50 minuti – l’ascesa di Colui che non Deve essere Nominato, e ciò che accade prima della sua trasformazione in Voldemort. E la Warner Bros., in tutto questo? Sono pro, sono contro, hanno aiutato il ragazzo e la produzione, lo prenderanno a lavorare con loro come garzone di bottega di un regista miliardario? La major americana, che possiede i diritti su ogni cosa che riguardi il mago più famoso del mondo, come ha reagito? Il film si apre con un cartello, che chiarisce che si tratta di un film non commerciale, fatto dai fan per i fan, e che non è “sostenuto o associato” in alcun modo alla Warner né alla Rowling. Ciò fa pensare che la Warner abbia permesso la realizzazione del progetto, a patto di non venire associata ad esso. Del resto, è così: Pezzato ha realizzato tutto in completa autonomia, per rendere giustizia a un personaggio che i libri della Rowling trattano ampiamente, ma che la saga aveva costretto nei confini di un “vilain” a una dimensione. E cosi’, è nato un “Harry Potter” a chilometri zero. Con gli attori in gran parte reclutati fra gli studenti di teatro del Trentino: fra loro, il più conosciuto è Stefano Rossi, che appare nell’Ispettore Coliandro, e che interpreta Tom Riddle, il vero nome di Voldemort. Con lui Davide Ellana, lo youtuber Andrea Baglio, Aurora Moroni, Maddalena Orcali e Andrea Deanesi. Made in Trentino anche le location. Il resto lo hanno fatto dei modellini praticamente realizzati in casa, e mesi e mesi di lavoro al computer. 

VOLDEMORT: ORIGINS OF THE HEIR  

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