Giovedì 25 Aprile 2024

Emergenza mercurio in Groenlandia: quali sono i rischi

Lo scioglimento dei ghiacciai in Groenlandia sta causando il rilascio di quantità di mercurio finora mai osservate dalla scienza. Le popolazioni locali sono a rischio, ma non solo

Foto: Mlenny / iStock

Foto: Mlenny / iStock

Da qualche anno, una enorme calotta glaciale di una regione sudoccidentale della Groenlandia sta rilasciando delle quantità di mercurio davvero preoccupanti, non solo per la fauna marina locale e le popolazioni del luogo, ma per tutto il mondo. A mettere una lente d’ingrandimento su questo fenomeno è stata la Florida State University, che ha pubblicato i suoi risultati sulla rivista Nature Geoscience.

Come fa il mercurio a finire nei fiumi?

Nel corso di due spedizioni, una nel 2015 e l’altra nel 2018, i ricercatori hanno analizzato dei campioni d’acqua - proveniente in gran parte dal disgelo dei ghiacciai - di tre fiumi della Groenlandia sudoccidentale. Secondo i risultati, le concentrazioni di mercurio nelle acque fluviali di questa regione sono (mediamente) circa dieci volte superiori a quelle di qualsiasi fiume del mondo. Il motivo? Il mercurio è un metallo pesante di origine naturale che si trova all’interno delle rocce che caratterizzano questa zona; le rocce vengono erose dal ghiaccio che si scioglie e scorre verso il basso, e il risultato è che il mercurio viene rilasciato e trasportato nei fiumi più a valle.

Colpa del riscaldamento globale

Questo fenomeno è fortemente accentuato dai cambiamenti climatici. Se non facesse sempre più caldo, i ghiacciai non si scioglierebbero così in fretta e non trasporterebbero nei fiumi il mercurio contenuto nelle rocce sottostanti ad essi. La regione sudoccidentale della Groenlandia, stimano gli esperti, può potenzialmente esportare fino a 42 tonnellate di mercurio ogni anno (il 10% delle quantità esportate globalmente). Sul paper della ricerca si legge che le concentrazioni di mercurio nella Groenlandia sudoccidentale sono tra le più alte mai registrate dalla scienza, ovviamente se si parla di acque non contaminate dagli esseri umani. La preoccupazione degli scienziati è innanzitutto rivolta verso i membri delle comunità locali, che si alimentano in gran parte con le specie marine (come il merluzzo o il salmone) che popolano le acque contaminate dal mercurio, che ha una tossicità molto alta. Tuttavia, i rischi potrebbero toccare anche tutte quelle zone del mondo in cui vengono esportati i pesci presenti in questa zona della Groenlandia.

 

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