Mercoledì 24 Aprile 2024

Morto Federico Salvatore, autore di ’Azz...’. Il successo, la malattia e le parole della moglie

Aveva 63 anni. Tra musica e cabaret, raggiunse l’apice della notorietà negli anni ‘90. Nel 2021 l’emorragia cerebrale e la lunga riabilitazione

È morto il cantante Federico Salvatore (Ansa)

È morto il cantante Federico Salvatore (Ansa)

Napoli, 19 aprile 2023 – Il mondo della musica e tutta Napoli sono in lutto: è morto a 63 anni Federico Salvatore, cantautore e cabarettista partenopeo. Ad annunciarne la scomparsa la moglie Flavia D’Alessio. I funerali saranno celebrati domani, giovedì 20 aprile, alle ore 12.30 nella Basilica di San Ciro a Portici (Napoli).

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La malattia

Lo spartiacque della vita di Federico Salvatore ha una data ben precisa: il 13 ottobre 2021 il cantautore viene colto da emorragia cerebrale, proprio poco dopo aver annunciato l’uscita del suo nuovo album: ‘Azz… 25 anni dopo’. Quindi il ricovero all'Ospedale del Mare di Napoli, prima di intraprendere un lungo percorso di riabilitazione a seguito della malattia.

La carriera

Nato a Napoli, Salvatore inizia a suonare la chitarra da autodidatta all'età di 8 anni. Fa le sue prime apparizioni in teatro, dove si esibisce riadattando testi divertenti su musica di canzoni famose. La notorietà arriva nel 1994 quando vince il concorso BravoGrazie, che gli permette di partecipare come ospite alla trasmissione televisiva Maurizio Costanzo Show. Che lo consacra definitivamente: i suoi brani, infarciti spesso di citazioni colte e tributi alla città e alla storia di Napoli, vengono rilanciati da radio e tv.  Nel 1995 con il brano ‘Azz’, la sua hit più celebre, vende 700mila copie conquistando due dischi di platino. Nel 1996 partecipa al Festival di Sanremo con il brano "Sulla porta" e si classifica tredicesimo. 

La canzone sanremese è inserita nell'album Il mago di Azz, mentre nel 1997 è il turno di Coiote interrotto, dove si trova anche un brano dedicato ad uno dei suoi idoli, Totò.

Nel 2002 l'uscita dell'album L'osceno del villaggio segna un'ulteriore svolta nella sua carriera, e il cantante cabarettista lascia definitivamente il posto al cantautore di denuncia, ad esempio in brani come Se io fossi San Gennaro, in cui annovera tutto ciò che, secondo lui, ha rovinato la sua Napoli negli ultimi anni, e le cause per così dire "endogene", ovvero le colpe dei Napoletani stessi. Del 2004 è l'album Dov'è l'individuo?, con il quale continua nel solco tracciato dal lavoro precedente.

I testi di Federico Salvatore sono a sfondo comico-satirico. La sua satira è ambientata soprattutto nel mondo napoletano, di cui il cantante dipinge i risvolti quotidiani. Tra i testi più riusciti il già citato Azz, Azz Vacanze e i suoi vari "incidenti": "incidente in Banca", "incidente al Vomero", "incidente in Paradiso", "incidente telefonico", brani umoristici e rapide che propongono buffi episodi e battibecchi, nei quali l'autore contrappone Federico, personaggio ricco e blasonato ma arrogante e snob, a Salvatore, povero popolano, ignorante e un po' rozzo, in una serie di divertenti dualismi.

Le parole della moglie

"Sono stati i mesi più difficili e dolorosi della nostra storia d’amore – ha detto la moglie Flavia D’Alessio, annunciando la morte di Federico Salvatore -. Mesi in cui ho pregato e sperato che lui tornasse a casa da me e dai ragazzi e che tornasse tra le persone che lo amano e che in questi mesi hanno pregato e sperato con me”, ha aggiunto. “La cosa più complicata è gestire il dolore", ha concluso. 

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