Abiti unici, creati su misura e confezionati secondo la tradizione dei maestri sarti siciliani. Sono quelli della Sartoria Infantino, dallo stile classico ed elegante, perfetto connubio di artigianalità e tendenze moda, e dalla grande ricercatezza nei dettagli, nella scelta del tessuto, nell’accostamento dei colori e nella forma. Abiti che nascono dall’expertise di Salvatore, fondatore dell’azienda, e dei suoi figli, Ruben e Cristian, attuali titolari. "Tutto ha inizio nei primi anni ’70 – raccontano Ruben e Cristian – quando nostro padre, suo fratello e sua sorella, per esigenze lavorative si trasferiscono da un piccolo paese dell’Agrigentino, Santa Elisabetta, a Misilmeri. Qui iniziarono la loro attività di sartoria su misura, accogliendo successivamente in azienda nostra madre Antonina e oggi noi figli".
Una tradizione familiare quindi…
"Sì, sin da piccolo nostro padre aiutava il fratello maggiore che era sarto. Poi, negli anni del boom dell’economia italiana, nella seconda metà degli anni ’70, avendo fatto esperienza in un’azienda di produzione di pantaloni, pensò di mettersi in proprio. Da lì inizia la storia di Infantino, che ha vissuto varie trasformazioni prima di arrivare alla realtà attuale. Siamo stati un’azienda produttrice di pantaloni per tutti gli anni ‘80, fornendo i migliori negozi della Sicilia e Calabria; abbiamo superato la crisi degli anni ’90 inserendo l’abito su misura; all’inizio del 2000, realizzavamo le divise femminili dei Carabinieri, vestendo anche le attrici delle fiction tv; e nel 2010 arriviamo alla produzione attuale di capi d’élite per chi sceglie solo il meglio".
Proprio come il padre Salvatore, Ruben e Cristian sono cresciuti tra rotoli di stoffa e macchine da cucire, imparando fin da piccoli importanti insegnamenti. Cosa ha tramandato ai figli?
Risponde Salvatore Infantino. "Il rispetto per il lavoro e per le persone. Ho sempre voluto che comprendessero che si lavora con scienza e coscienza. La scienza serve per realizzare il capo secondo dei requisiti, la coscienza ti porta ad avere i valori umani verso i clienti, che non sono ’polli da spennare’ ma persone da vestire".
Se potesse tornare indietro nel tempo cosa sarebbe orgoglioso di mostrare ai suoi figli?
"Come da piccola bottega, l’azienda si è trasformata in una realtà che non immaginavo e ancora può crescere. La sua capacità di trasformarsi, di evolversi e di essere sempre un valore aggiunto".
Come si è evoluta negli anni Infantino?
"Abbiamo adottato sistemi di gestione di qualità e nuove tecnologie, dal taglio allo stiro fino alla produzione. Oggi siamo dotati di sistema Cad per la realizzazione dei modelli, di taglio automatico e ogni parte della produzione ha un processo di controllo e verifica che porta alla consegna del capo ’su misura’ per ogni esigenza. Tutto questo in perfetta simbiosi con le rigorose regole e principi di un vero abito sartoriale".
Cosa è importante in un’azienda che si tramanda di generazione in generazione?
"Il valore umano. Le aziende familiari hanno un background di valori che mette l’uomo al centro. Noi poi ci chiediamo sempre come può la nostra azienda migliorare il luogo in cui ci troviamo e questo ci porta a realizzare nel maggior riserbo tante opere umanitarie. Ad esempio, all’inizio del Covid, ci siamo trasformati in azienda di produzione di mascherine che all’inizio regalavamo alla popolazione. Non è importante solo il know how produttivo, ma il cuore, che regge tutto".
R.S.