di Eva Desiderio
"Era un po’ che non vedevamo un po’ di brio positivo!", racconta Silvio Calvigioni Tombolini, imprenditore marchigiano, direttore commerciale, marketing e comunicazione della Tombolini di Urbisaglia fondata dal nonno Eugenio nel 1964 e alla sua scomparsa portata avanti come presidente dalla mamma Fiorella. "La campagna vendita per la collezione uomo della prossima estate e quella per la collezione donna presentata a Milano poche settimane fa durante la Milano Fashion Week sono andate entrambe bene, con segnali di ripresa vera dopo due anni duri - spiega - e questo ci dà speranza per l’azienda e per i nostri dipendenti. Sono segnali di forza e di serenità".
Proprio durante il lockdown l’azienda ha deciso di aprire il nuovo showroom a Milano, in via Savona, dove è stata presentata la collezione donna basata anche questa sull’esperienza sartoriale dell’azienda, sul savoir-faire artigianale e il design essenziale. Combinando l’heritage con la ricerca di tecnologie all’avanguardia e uno sguardo stilistico nuovo e visionario dettato dalla collaborazione con uno stilista promettente come Giuseppe Buccinnà. "Di lui mi è piaciuto l’approccio ingegneristico che deriva dalla sua formazione e i primi segnali di vendita ci dicono che questo primo connubio con Buccinnà ha centrato l’obiettivo". I capispalla rappresentano l’alto di gamma di una collezione che introduce una nuova attenzione per i contrasti, materici e di costruzione.
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