Giovedì 25 Aprile 2024

Daniele Bossari all’inferno e ritorno. "Ho pensato al suicidio"

Il conduttore radio e tv, marito di Filippa Lagerback, racconta la depressione in un libro. "Non reggevo le critiche, la rinascita grazie al Grande Fratello e alla famiglia"

Daniele Bossari

Daniele Bossari

"Con Daniele abbiamo attraversato l’inferno", ha rivelato sua moglie Filippa Lagerback. "È stato un processo lento partito nei primi anni Duemila – racconta Daniele Bossari, 45 anni, conduttore radio e presentatore tv –, ma il fondo l’ho toccato nel 2015 quando all’isolamento ho aggiunto tanto alcol. Ho vissuto un anno acuto di depressione, non volevo sentire le critiche sul mio lavoro". 

Cosa l’ha ferita di più?

"Alcuni articoli dei critici tv. Io ero molto spontaneo e vivevo un sogno. Quando mi hanno fatto capire che potevo non piacere a tutti, sono crollato. Il giudizio degli altri mi ha influenzato e modificato. Non volevo più espormi".

Come viveva quei giorni terribili?

"Mi ero fatto terra bruciata attorno, non avevo contatti con l’esterno. Lavoravo pochissimo, vivevo nel mio studio, leggevo, facevo ricerche e andavo a letto alle 6 del mattino".

Sua figlia, oggi sedicenne, come ha reagito?

"Durante quel periodo cercavo di starle vicino lo stesso, lei non s’è accorta di nulla. Prima del libro non le avevo parlato dei miei problemi, ha scoperto tutto pochi giorni fa. Ha letto e si è commossa: sono felice che sappia la verità".

Ha pensato al suicidio?

"Sì, è stato il fondo dell’abisso. Mi sono ritrovato nella condizione che il suicidio poteva diventare realtà, e questo mi ha scioccato. Lì sono rinato".

Grande Fratello Vip, terapia psicologica e famiglia: è il mix che l’ha curata?

"Sì. Al Grande Fratello ho vissuto una sfida umana incredibile, è stata una terapia d’urto che mi ha liberato. Sono venute fuori le crepe del mio carattere: fragilità e insicurezza. La psicologia poi è stata fondamentale".

C’è chi sostiene che lei e Filippa abbiate sfruttato la depressione per fare ascolti e rilanciare una carriera in crisi.

"Il dolore è stato autentico, la mia forza dell’onestà è incorruttibile. Lascio che la gente parli".

Qual è il suo rimpianto più grande?

"Aver studiato poco. Ora devo colmare voragini culturali perché a scuola facevo casino".

Adesso lei è tornato in auge nello showbiz. È consapevole che potrebbe ricadere?

"Certo, ma non mi provoca ansia: ho le armi per difendermi. Ora riconosco i sintomi, vedo quando la situazione vacilla".

Ha lavorato in radio, programmi tv e musicali, ha scritto libri. Le manca solo un film.

"Era un mio sogno, ma non escludo nulla. Ora con la tecnologia ci sono un mare di possibilità".

Ha collaborato in un libro con Franco Battiato. Come sta il maestro?

"Seguo con apprensione, calore e amore la sua situazione. Ma ora ha attorno una barriera protettiva che non fa filtrare niente. Credo che questo sia il suo desiderio e lo rispetto. Ho provato a contattarlo, ma non so nulla".

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