Venerdì 26 Aprile 2024

Corinne Clery: "Io, icona d'erotismo bocciata da papà"

"Mi proposero di interpretare 'Histoire d'O' e mio padre disse: 'non capisco perché scelgano te, non sei sexy per niente'". Chiusa la storia con il baby fidanzato, la diva si racconta

Corinne Clery in una scena sul set di 'Histoire d'O'

Corinne Clery in una scena sul set di 'Histoire d'O'

Roma, 22 ottobre 2018 - Come ha fatto una ragazza qualunque a trasformarsi in icona sexy per milioni di spettatori? Come è riuscita la ventiquattrenne parigina Corinne Piccolo, in arte Corinne Cléry, a diventare la star erotica di Histoire d’O? Lei sorride: "È stato il destino. Facevo la fotomodella, vivevo a Roma e avevo già un figlio di sei anni. Mi stavo per sposare per la seconda volta. È capitato che i produttori abbiano visto la mia foto per caso su un tavolo e abbiano deciso che quel personaggio, chiamato soltanto O, dovessi essere io". Da allora sono passati 40 anni e oltre cento film ma il nome di Corinne Cléry, anche adesso che di anni ne ha 68 e può vantare una lunga carriera di rassicuranti fiction televisive, resta indissolubilmente legato a quella storia sexy fatta di sottomissione e riti sadomaso. "Per favore, nessun paragone con le ‘Sfumature’ grigie, nere o rosse dei film contemporanei. – scherza – Quelli sembrano spot per biancheria intima".

Le provocò imbarazzo girare una storia così esplicitamente erotica?

"Non ci pensavo, mi turbava piuttosto il giudizio dei miei genitori. Decisi di accettare solo dopo che mi padre ne aveva discusso con il produttore. ‘Fai come credi – mi disse – ma non capisco perché ti vogliano: tu non sei sexy per niente’. Così, dopo due mesi di incertezza, dissi sì. Acqua passata. Quello, per la società contemporanea, è erotismo antico".

Ma lei è stata anche una Bond-girl?

"Certo, in Moonraker-Operazione spazio accanto a Roger Moore. Anche quel film non lo volevo fare, fu il produttore Albert Broccoli in persona a chiamarmi incuriosito. Mi disse: ‘Non ho mai conosciuto una che dice no a un film di James Bond’. Andò alla grande".

In questo momento, invece, è impegnata soprattutto in teatro. È in tournée con ‘Quattro donne e una canaglia’ insieme a Barbara Bouchet, Marisa Laurito e Gianfranco D’Angelo. Perché questa scelta?

"L’ho fatta ormai molto tempo fa. Quando avevo 50 anni ho capito che la mia carriera era a un bivio, che il cinema per me era cambiato e che mi sarei dovuta proporre in un altro modo. Mi chiesero a sorpresa di interpretare D’Annunzio in teatro e accettai. Così cominciò, in modo tosto, la mia avventura in palcoscenico".

I suoi film erano soprattutto commedie brillanti, sexy, parodistiche...

"Devo dire per colpa mia. Rifiutai di girare Marcia trionfaledi Bellocchio solo perché il mio agente mi suggerì di fare una commedia con un ingaggio molto più alto. Non ero un’intellettuale, non capivo le opportunità e ora mi mangio le mani. Vado invece fiera di aver fatto Kleinhoff Hotel di Carlo Lizzani. È una parte che volevo. Quando incontrai Lizzani, per convincerlo, mi vestii come mia madre".

Le fiction le ha regalato grande popolarità. Quale pubblico la segue?

"Soprattutto quello femminile. Le donne mi amano, non mi vedono come una mangiatrice di uomini o una nemica. Mi sono comportata bene e sono contenta".

Ha lavorato tanto in cinema, tv, teatro. Rimpianti? Qualcosa di cui lamentarsi?

"E di cosa mi dovrei lamentare? Forse sarei dovuta stare più attenta a quello che mi proponevano e avrei avrei dovuto lavorare di più in Francia. Ma avevo scelto di vivere qua... Il mio vero rammarico è non aver mai potuto fare un film con Ettore Scola".

Ha avuto una vita sentimentale piuttosto travagliata: tre matrimoni e un fidanzato più giovane di 27 anni appena lasciato. A proposito perché ha parlato di questo addio in tv?

"Con Angelo (Costabile, ndr) continua a esserci un rapporto di autentica amicizia ed ho voluto dirlo pubblicamente per far capire alle donne che si può e si deve mantenere un rapporto civile con gli ex. Nella mia vita sono sempre stata sposata o fidanzata e il fatto di essere single mi dà euforia. Vivo in un meraviglioso casale in un parco etrusco fra gli ulivi e sto bene con me stessa".

A Roma ha due nipoti, due ragazze di 15 e 18 anni. Che tipo di nonna è?

"Apprensiva. Vedo come si è trasformato il mondo dei giovani e cerco, senza mostrarlo, di metterle in guardia. Ai loro occhi però sono solo una nonna allegra e liberale".

Nelle competizioni televisive, da ‘Ballando con le stelle’ a ‘Pechino Express’ fino a ‘Grande fratello Vip’ non è mai stata fortunata. Non è fatta per le gare?

"Su ‘Ballando’ non voglio fare commenti ma a ‘Pechino Express’ il risultato è stato buono. Quanto al ‘Grande Fratello’ mi hanno chiamata in tutta furia... Sono andata lì con due magliette per far vedere chi era Corinne e non la diva".

Ha fatto vedere però anche Corinne nuda dopo un tuffo in piscina. Sa che qualcuno si è scandalizzato?

"Che stupidi, che antichi. E’ stato un gioco. Sono finita in piscina vestita e se non mi toglievo tutti quegli abiti finivo a fondo".

Le malelingue sostengono che si sia fatta qualche ritocco estetico. E’ vero?

"Uno solo per rimediare i danni di una malattia psicosomatica di qualche anno fa. Ho fatto un’addominoplastica per togliere un paio di chili provocati dal cortisone. Sono sana, carina e non mi sono rifatta il seno come dicono. Certo, rispetto a quando ero ragazza, peso dodici chili in più".

Cosa fa nel tempo libero?

"Curo gli alberi, vado sul trattore, pulisco la piscina. Sto con i miei tre cani bassotti, Totò, Vasco e Wendi. Chiacchiero con le amiche di sempre e frequento poco il web. Lo trovo pericoloso. Pare che qualcuno si sia preso il mio profilo Facebook e lo stia usando. Non so bene cosa fare".

Le pesa l’età?

"Gli anni che passano non mi fanno piacere ma guardo avanti. Voglio veder crescere le mie nipoti, lavorare ancora, essere felice. Certo, dopo che ho perso mio marito, ho paura di certe malattie... Ecco, vorrei morire dolcemente, all’improvviso".

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