Sabato 27 Aprile 2024

Bova, più romantico che sex symbol. "Per l’amore bisogna sempre lottare"

Protagonista dal 15 febbraio della fiction di Canale 5 'Buongiorno mamma 2'

Raoul Bova con Maria Chiara Giannetta

Raoul Bova con Maria Chiara Giannetta

La fiction di cui è protagonista (Buongiorno mamma 2, con Maria Chiara Giannetta, in onda su Canale 5 dal 15 febbraio, coproduzione Rti-Lux Vide) ha come tema di fondo la famiglia. Nella cartella stampa c’è scritto: "Non esiste l’amore eterno. Esiste l’amore che si rinnova. Si può litigare ma l’importante è non andare via".

Raoul Bova, lei è d’accordo?

"Forse sono delle frasi contrastanti. Se l’amore non è eterno, dunque potrebbe finire. Mentre “l’importante è non andare via“ significa far sì che l’amore non finisca. Però può succedere che un amore finisca. È importante comunque lottare perché un amore non muoia per non avere rimorsi di coscienza".

Come era la sua famiglia di origine?

"Una bella famiglia. Pur con le loro contraddizioni ho amato i miei genitorii, e continuo ad amarli (sono scomparsi nel 2018 e 2019, ndr). Dico sempre che vorrei che i miei figli mi amassero come io ho amato loro".

Nella serie c’è una donna in coma da 8 anni. Un aspetto che richiama un dibattito in corso in Italia ormai da molti anni, a cominciare dal caso di Eluana Englaro. Che opinione ha su questo tema? Secondo lei è giusto mantenere una persona in vita anche se è in coma irreversibile?

"Credo sia importante rispettare la vita e rispettare la decisione delle persone. Nella serie il tema viene affrontato spesso, e quindi chissà quale è la cosa più giusta. Sarebbe bello non trovarsi mai in quella situazione."

In un’intervista ha detto che nel 2040 si vede nonno...

"Io? Chi l’ha detto? Comunque me lo auguro".

Si può rimanere sex symbol anche da nonni?

"Dipende da che dipende essere un sex symbol... In ogni caso, siccome non mi reputo un sex symbol, non lo sarò neanche da nonno. Chi si reputa tale può esserlo anche a 70 anni, ma la mia attenzione va su altro".

Quanti sbagli ha fatto nella sua vita?

"Tanti. Ma anche gli sbagli mi hanno portato nella direzione in cui vado oggi. Se non avessi fatto tanti sbagli magari oggi non sarei un attore, e magari sarebbe stato meglio per il pubblico... (ride, ndr). Anche l’esperienza con il nuoto agonistico mi ha insegnato molto".

Preferirebbe essere Al Pacino o Mark Spitz?

"Tutt’e due".

 

 

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