Bono si pente: "Che brutti capelli"

A 62 anni Bono Vox racconta tutto se stesso nell’autobiografia Surrender: 40 Songs, One Story (edito da Knopf, Penguin Random House), in uscita il 1° novembre. Nel libro, il frontman degli U2 si mette a nudo a partire dalla sua infanzia e adolescenza a Dublino, con la perdita improvvisa della madre quando aveva solo 14 anni, passando per la nascita e il successo della band, arrivando al difficile rapporto col padre che ha assistito in ospedale tornando ogni sera da lui – malato di cancro – dopo i concerti del tour in cui era impegnato. Non solo: nell’autobiografia, tanti gli episodi svelati con un’autoironia inaspettata: come il racconto della volta che si addormentò ospite a cena di Obama e Michelle (colpa del vino preso assieme agli antistaminici), o della reazione che continua a provare dinnanzi alle sue immagini al trionfale Live Aid: "le trovo strazianti da guardare - scrive –. È un po’ umiliante che durante uno dei momenti più belli della tua vita, tutti i pensieri di altruismo e di giusta rabbia, tutte le giuste ragioni per cui eravamo lì, tutto questo fugge dalla mia mente e tutto quello che continuo a vedere sono i miei capelli tagliati nella maniera peggiore possibile: il “mullet“" (foto in alto).

Il sottotitolo 40 Songs, One Story prende spunto dai 40 capitoli in cui è diviso il libro, ognuno intitolato come una canzone degli U2. Inoltre Bono ha anche realizzato 40 disegni originali che appaiono in diverse parti dell’autobiografia. Che svela anche l’errore più grosso commesso da Bono, secondo le sue parole: fu quando, nel il 2014, convinse un per nulla entusiasta Tim Cook a regalare su iTunes l’album degli U2The Songs of Innocence: "Pensavo che se avessimo potuto semplicemente mettere la nostra musica alla portata delle persone. In realtà non era nulla di sovversivo o punk: era un’invasione della privacy altrui, un varco delle tecnologie nelle vite di tutti".