Venerdì 26 Aprile 2024

Beppe Fiorello: "Fiction su Riace bloccata perché narra la realtà". La replica della Rai

Viale Mazzini: "Nessuno stop, è stata solo sospesa in attesa delle decisioni della magistratura"

Beppe Fiorello (Ansa)

Beppe Fiorello (Ansa)

Roma, 10 settembre 2018 - Polemiche sullo stop alla fiction Rai 'Tutto il mondo è paese', ispirata alla figura di Mimmo Lucano, sindaco di Riace, e al modello di integrazione e di accoglienza portato avanti dalla cittadina della Calabria. A innescarla è Beppe Fiorello, interprete della fiction, che su Twitter denuncia: "Non è la prima volta che una mia #fiction viene bloccata, anni fa le #foibe, il governo di allora non gradì, poi la storia di #graziellacampagna, l'allora Min. della Giustizia si indignò, ora #Riace, bloccata perché narra una realtà e nessuno/a dei miei colleghi si fa sentire". 

Parole forti che si riferiscono alle travagliate sorti di 'Tutto il mondo è paese', diretta da Giulio Manfredonia per Picomedia, Ibla Film e Rai Fiction, più volte rimandata e ancora senza data di messa in onda. Il sindaco di Riace Lucano, che Fortune ha messo al 40/o posto tra le persone più influenti al mondo, è tornato proprio in queste settimane al centro delle cronache per la protesta contro la mancata erogazione dei fondi per il progetto Sprar per i migranti, a seguito delle ispezioni amministrative avviate nei mesi scorsi dal Viminale.

LA REPLICA RAI - "Non esiste nessun blocco della messa in onda" della fiction Tutto il mondo è Paese. Questa la precisazione della Rai in risposta alla denuncia di Beppe Fiorello. La fiction, spiega Viale Mazzini, "è stata semplicemente sospesa" in attesa delle decisioni della magistratura sulla vicenda che coinvolge il sindaco Lucano, indagato "da parte della Procura di Locri per alcuni presunti reati collegati alla gestione del sistema di accoglienza".

"La fiction - spiega Viale Mazzini in una nota - è stata semplicemente sospesa dal palinsesto in quanto, come da tempo è noto, al sindaco Lucano è stato recapitato un avviso di garanzia da parte della Procura di Locri per alcuni presunti reati collegati alla gestione del sistema di accoglienza. Non appena la magistratura comunicherà le sue decisioni finali in merito all'indagine, il servizio pubblico adotterà i provvedimenti conseguenti".

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