Mercoledì 24 Aprile 2024

Influenza, si studia un vaccino universale. La chiave sono i lama

Nei lama, così come nei cammelli, ci sono degli anticorpi che possono aiutarci a sconfiggere le epidemie di influenza, forse una volta per tutte

(Foto: Grafissimo/iStock)

(Foto: Grafissimo/iStock)

Un team internazionale di ricercatori è sulla buona strada per mettere a punto un vaccino universale per il trattamento dell'influenza. Gli scienziati hanno scoperto che i lama possiedono "gli anticorpi giusti" contro l'influenza di tipo A e B, dimostrando, quanto meno nei topi e nelle scimmie, che è possibile sviluppare una cura che tenga testa alle continue mutazioni dei virus influenzali. PROVA A PRENDERMI L'elevato tasso di mutazione del virus dell'influenza dà vita a ceppi sempre nuovi, contro i quali i vaccini hanno di solito "le ore contate". Per ovviare a questo problema gli scienziati sono alla continua ricerca di bersagli dotati di un minimo di stabilità: uno di questi è l'emoagglutinina (HA, dall'inglese hemagglutin), una glicoproteina presente sulla superficie degli influenzavirus e che è coinvolta nel processo di infezione. VACCINO UNIVERSALE Nonostante sia meno inafferrabile di altre molecole virali, l'emoagglutinina non è in realtà sempre identica a se stessa, in quanto le mutazioni possono causare delle variazioni nelle sua struttura base. Un vaccino efficace deve quindi riconoscere diversi tipi di HA: usando come modello alcuni anticorpi isolati nei lama e nei camelidi (cammelli, dromedari, ecc), i ricercatori sono riusciti a ingegnerizzare una sorta di "super anticorpo", che riesce a calamitare varie forme di emoagglutinina. NEGLI ANIMALI FUNZIONA Come si legge nello studio  pubblicato su Science, l'equipe ha impacchettato il preparato all'interno di un adenovirus, il cui compito è veicolare l'anticorpo nella mucosa nasale. Gli esperimenti condotti sugli animali hanno documentato che basse dosi di vaccino sono sufficienti per fornire immunità di medio-lunga durata nei confronti dell'influenza A (virus H1N1, H2N2) e B. La protezione è durata nove mesi nei topi e quattro mesi nei macachi rhesus, neutralizzando l'infezione di 60 diversi ceppi di virus dell'influenza. UNO SPRAY PER TUTTE LE INFLUENZE I risultati incoraggianti potrebbero in futuro aprire la strada a dei pratici spray nasali in grado di prevenire la maggior parte delle ondate influenzali. Secondo le stime, la stagione influenzale che andrà da novembre 2018 a marzo 2019 coinvolgerà in Italia circa 5 milioni di persone, mettendo più a rischio la salute di anziani, neonati e soggetti con patologie croniche, per i quali la vaccinazione è fortemente consigliata.