Giovedì 25 Aprile 2024

Alla scoperta dei borghi e dei loro antichi saperi

A Santa Massenza si celebra la grappa, a Primiero il canederlo, a Silandro la mela della Val Venosta, a Torbole sul Grappa il broccolo, a Zambana l’asparago bianco... La lista è infinita, senza contare il vino radicato perfino in leggende secolari

Ghiacciaio della Marmolada

Ghiacciaio della Marmolada

C’è un borgo, a pochi chilometri da Trento, che ogni anno si anima durante la Notte degli Alambicchi Accesi. Un evento - la cui ultima edizione è stata annullata per le tristemente ovvie ragioni - che celebra la grappa artigianale trentina. Il borgo è Santa Massenza di Vallelaghi, un centinaio di abitanti e cinque distillerie. Conosciuto come “la piccola Nizza del Trentino”, era (ed è ancora) meta ambita dai vacanzieri cittadini che si rifugiavano nella tranquillità in riva al lago prima di un tour ritemprante nelle distillerie del paese. La Notte degli Alambicchi Accesi è un ricordo solenne del rito della grappa, tra effluvi alcolici e profumo di vinacce che si fondono a quello dei canederli e del vin brulé. In una sola notte è racchiusa l’essenza di un borgo. O meglio, di tanti borghi.  Perché a Santa Massenza si celebra la grappa, a Primiero il canederlo, a Silandro la mela della Val Venosta, a Torbole sul Grappa il broccolo, a Zambana l’asparago bianco... La lista è infinita, e la stagione delle sagre – in Trentino – perenne. E se non è ancora possibile ritrovarsi insieme nelle piazze, la soluzione è a portata di click. Sono tante, infatti, le aziende in tutta la regione che scelgono il delivery dei propri prodotti d’eccellenza come soluzione per continuare a fare scoprire la propria identità, anche se a distanza. In particolare, i produttori e le botteghe de La Strada del Vino e dei Sapori del Trentino si sono attrezzati per consegnare buona parte delle piccole produzioni locali in tutta Italia e in alcuni casi anche all’estero. Il Trentino è un territorio piccolo, ma dalla grande varietà climatica: a partire dal Garda, con il suo microclima mediterraneo, fino alle vette delle Dolomiti. Ecco perché troviamo eccellenze enogastronomiche che vanno dall’Olio del Garda DOP Trentino al Gin Pilzer, dalla Trota IGP ai wurstel, dalla pasta col sangue di maiale ai canederli di luccio. Impossibile parlare del Trentino senza fare riferimenti al suo vino. L’accostamento, in rima baciata, è ancora meglio di fiore-amore, “la più antica e difficile del mondo”. Il vino è poesia, e quello locale raggiunge picchi di lirismo inaudito. Chardonnay, Pinot Grigio, Schiava Nera, Merlot, Moscato giallo, Muller Thurgau, e un brindisi con un Trentodoc: sono solo alcuni della sterminata varietà enologica in cui ci si imbatte. Stappare una bottiglia di vino significa intraprendere un viaggio. Significa ricercare e scoprire un territorio, e non nel senso più enologico di “terroir”, ma un sentore di legno delle botti, delle mani che hanno curato le vigne, dell’acqua e del sole, della gente. Alcuni vini raccontano questa storia meglio di altri, perché le viti da cui provengono affondano qui le loro radici già dalla prima ora. Vitigni autoctoni come la Nosiola, da cui si ricava anche il Vin Santo; il Teroldego Rotaliano, corposo e rubino come vuole la leggenda, che intreccia l’origine del vitigno al sangue del drago che abitava le grotte del castello di San Gottardo; il Marzemino della Vallagarina, citato anche da Mozart nel suo Don Giovanni. Una storia, quella del Trentino, che non passa solo dai libri, ma che è un patrimonio da vedere e da toccare. E spesso da gustare.

Top 5 del Trentino

IL MART 

Il Mart di Rovereto è il primo museo in Italia a riaprire dopo la lunga chiusura dovute alle restrizioni di questo periodo, e lo fa con l’attesa mostra di Giovanni Boldini, che si affianca a quella dedicata a Caravaggio, prorogata fino al 5 aprile 2021.

2 I TRAMONTI 

Cala il sole, le montagne splendono. è il fenomeno dell’enrosadira, che al tramonto e all’alba colora di rosa e arancione le cime delle Dolomiti. Tra le montagne più belle da osservare in questi momenti, le Pale di San Martino, al confine con il Veneto.

IN VAL DI FIEMME

Gli appassionati dello sci di fondo trovano pane per i loro denti, e neve per i loro sci, nella splendida Val di Fiemme, che nel 2026 ospiterà le Olimpiadi di questa disciplina.

IL PARCO ADAMELLO BRENTA

Il Parco Naturale Adamello Brenta è la più vasta area protetta del Trentino. Istituito nel 1967, comprende i gruppi montuosi dell’Adamello e del Brenta sulle Alpi Retiche. Cascate, laghi, e ben 41 ghiacciai fanno del Parco una porta di accesso alle parti più selvagge e incontaminate.

SAPORI E CALICI

Dal Trentodoc alle piccole produzioni di malga, passando per antiche ricette di salumi come la Luganega del Trentino, la Carne Salada e Fumada, la Strada del Vino e dei Sapori del Trentino è un percorso ideale di eccellenze del territorio, che attraversa in pochi chilometri territori molto differenti ma affascinanti