Giovedì 25 Aprile 2024

Usa, tribù indiana si riappropria delle cascate di Twin Peaks

Privati delle loro terre per oltre 150 anni, gli Snoqualmie sono tornati in possesso delle loro cascate sacre, rese famose dalla serie tv

Le cascate di Snoqualmie sono diventate celebri grazie a 'Twin Peaks'

Le cascate di Snoqualmie sono diventate celebri grazie a 'Twin Peaks'

Le cascate di Snoqualmie, sull'omonimo fiume non lontano da Seattle, sono da molto tempo una delle principali attrazioni turistiche della zona, ma hanno conquistato fama internazionale quando sono comparse nella serie tv 'I segreti di Twin Peaks' di David Lynch. Tanto che oggi, in media, attirano un milione e mezzo di visitatori ogni anno. Le cascate portano il nome della tribù di nativi americani Snoqualmie, che per secoli hanno vissuto lungo le rive del fiume sostentandosi con la caccia, la pesca e la raccolta di frutta e radici. Tuttavia nel 1855, firmando il trattato di Point Elliott con il governo degli Stati Uniti, persero il controllo della loro terra, in cambio della promessa – mai concretizzata – di ottenere una riserva. Nel 1953, privati di tutto, hanno perso anche il riconoscimento federale dello status di tribù. Adesso, dopo lunghi sforzi e battaglie, sono finalmente riusciti a tornare in possesso di quello che è un luogo sacro per la loro cultura.

Le cascate sacre

Le cascate rivestono un ruolo centrale nella spiritualità e nelle tradizioni degli Snoqualmie. Secondo le loro credenze, qui furono creati il primo uomo e la prima donna. La nube di vapore generata dall'impatto dell'acqua collega la terra e il cielo e trasporta le preghiere dei nativi alla divinità creatrice e agli spiriti degli antenati.

L'accordo fra tribù

Nel 1999 gli Snoqualmie hanno riacquistato il riconoscimento federale e il diritto a una piccola riserva nella cittadina omonima (anch'essa uno dei set di 'Twin Peaks'), dove hanno aperto un casinò con cui finanziano i servizi per la tribù. Intanto, però, l'area intorno alle cascate e l'hotel Salish Lodge & Spa che sorge sopra di esse erano stati comprati nel 2007 dalla tribù dei Muckleshoot, che oltretutto nel 2018 hanno ottenuto il via libera per un massiccio piano di sviluppo edilizio. Per salvaguardare i luoghi sacri degli antenati gli Snoqualmie non potevano più aspettare: le due tribù si sono sedute a un tavolo e i Muckleshoot si sono dimostrati sensibili alla questione e disponibili a trovare una soluzione. Lo scorso 31 ottobre è stato sancito l'accordo: pagando ai vicini 125 milioni di dollari, gli Snoqualmie sono diventati ufficialmente i proprietari dell'hotel e di 45 acri della loro antica terra. Dopo oltre 150 anni la cascata è tornata sotto la loro protezione, come era stato per secoli e secoli. Leggi anche: - Troppi turisti? A Dubrovnik niente nuovi ristoranti per 5 anni - Londra, il tranello della metropolitana che costa ai turisti 100mila sterline all'anno - In Giappone è vietato fotografare le geishe: multe per i turisti