Mercoledì 24 Aprile 2024

Fred Vargas insiste: "Cesare Battisti? E' innocente"

La notissima scrittrice francese, tra i sostenutori dell'ex terrorista, non ha dubbi: "Per uno come lui vivere nella menzogna per 40 anni sarebbe stato impossibile". E attacca i processi in contumacia

Cesare Battisti e Fred Vargas

Cesare Battisti e Fred Vargas

Parigi, 27 marzo 2019 - Cesare Battisti ha ammesso i quattro omicidi per i quali sta scontando la pena, ma nonostante questo c'è, tra i suoi sostenitori, chi non ci sta. E' Fred Vargas, prolifica e amatissima scrittrice francese, che a domanda risponde: "Non cambia nulla alle mie conclusioni di ricercatrice, lo ritengo ancora innocente".

Per anni la Vargas, 'mamma' del fascinoso commissario Adamsberg, ha difeso Battisti. E lo fa tuttora: "Non ho da presentare  scuse - ha aggiunto  - non ritengo di aver difeso un assassino, è l'ultima cosa che avrei fatto. Purtroppo è triste perché mi prenderanno tutti per un'imbecille, ma è così". Quanto alle ammissioni di Battisti, che ha riconosciuto i quattro omicidi durante gli Anni di Piombo e avrebbe inoltre dichiarato, dinanzi ai magistrati, di aver mentito ai suoi sostenitori, incluso in Francia, Vargas ha risposto: "Le sue dichiarazioni non mi feriscono, mi lasciano indifferente. È possibile che abbia i suoi motivi, forse ci sono delle ragioni, non ne so niente, lo lascio libero di dire ciò che ha scelto di dire". 

Ma per lei, ripete caparbiamente, resta innocente: "Io sono convinta del risultato delle mie ricerche. L'Italia - attacca poi - è l'unico Paese al mondo in cui la giustizia rifiuta di rifare il processo a un uomo condannato in contumacia, normalmente andrebbe processato in sua presenza, ma l'Italia, di questo, non ne vuole sentire parlare".  E ancora: "Sulla stampa francese mi stanno massacrando, come se fossi un'imbecille, una credulona, ingenua, eppure la mia non è una difesa in nome di chissà quale lotta politica o di ideale di estrema sinistra, ma le conclusioni scientifiche delle mie ricerche".

Per lei, i processi in contumacia celebrati in sua assenza sono nulli perché "i mandati" al suo avvocato, con cui Battisti veniva rappresentato in tribunale, "erano falsi". "Anche un bambino di 8 anni avrebbe capito che erano delle copie ricalcate" a mano, accusa la donna, aggiungendo che "per un uomo impulsivo e sincero nel temperamento, vivere nella menzogna per oltre 40 anni, nascondendo la verità anche a uno o due dei suoi famigliari, sarebbe stato impossibile". 

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