
Un seggio in Virginia (Ansa)
Washington, 6 novembre 2018 - La maratona per le elezioni di midterm in Usa comincerà a mezzanotte (ora italiana), quando chiuderanno i seggi di Indiana e Kentucky. Da quel momento Donald Trump e i democratici cominceranno ad aspettare i primi risultati, che potrebbero fornire indicazioni preziose sul possibile vincitore finale. Gli americani saranno chiamati a rinnovare completamente la Camera (435 seggi) e circa un terzo (35 scranni su 100) del Senato. Ecco come seguire, muniti di una grande tazza di caffè, il voto negli Stati Uniti passo per passo. E capire quando avremo i risultati.
Ultimi sondaggi. Repubblicani in recupero
Ore 23,59 del 6 novembre – Chiudono i seggi in quasi tutto l'Indiana e nella parte orientale del Kentucky Due i distretti da tenere d'occhio. sono il sesto del Kentucky e il nono dell'Indiana. Se nel sesto del Kentucky la democratica Amy McGrath, ex pilota di caccia della Marina, dovesse riuscire a battere l'attuale deputato Andy Barr “potrebbe essere il segno – secondo Nate Silver, guru dei sondaggisti Usa – di un'ondata democratica”. La sfida è accesa, con un margine tra i due, a favore del repubblicano di appena lo 0,6%. Stesso discorso in Indiana, dove un ko del conservatore Trey Hollingsworth potrebbe significare l'inizio di una notte da incubo per il partito di Donald Trump. Per avere qualche speranza di conquistare la maggioranza anche al Senato, i democratici dovranno assolutamente portare alla vittoria Joe Donnelly. Secondo Nate Silver ha il 70% di possibilità di farcela.
Ore 1 del 7 novembre – Chiudono i seggi in quasi tutta la Florida, Georgia, Indiana, Virginia, Vermont, South Carolina, quasi tutto il New Hampshire e Kentucky Da tenere d'occhio le corse per diventare governatore in Florida e Georgia. Entrambe le sfide possono diventare in qualche modo storiche. In Georgia, stato tradizionalmente conservatore, il rischio ballottaggio tra la dem Stacey Adams e il repubblicano Brian Kemp è molto alto. In Florida, invece, Andrew Gillum ha il 75% di possibilità di diventare il primo governatore afroamericano dello Stato, nonché il primo rappresentante dell'Asinello sulla poltrona più importante negli ultimi vent'anni. Per i repubblicani la conquista del 27esimo distretto della Florida o il decimo della Virginia potrebbe aprire la possibilità di mantenere anche il controllo della Camera. Decisivo il secondo distretto della Virginia, dove una vittoria dem potrebbe essere un segnale che anticipa un largo trionfo.
Ore 1:30 – Chiudono i seggi in North Carolina, Ohio e West Virginia Si tratta di tre stati tradizionalmente repubblicani, la cui tenuta sarà decisiva per Donald Trump. Se la muraglia rossa dovesse cedere, le prime crepe dovrebbero apparire nel secondo distretto della North Carolina e nel primo dell'Ohio, Stato dove Richard Cordray potrebbe restituire all'Asinello la poltrona di governatore, persa nel 2011. Se invece Joe Manchin, senatore democratico del West Virginia, dovesse perdere, per il Gop si aprirebbe la strada per una notte di successi.
Ore 2 – Chiudono i seggi in Alabama, Connecticut, Delaware, Florida, Illinois, quasi tutto il Kansas, Maine, Maryland, Massachusetts, quasi tutto il Michigan, Mississippi, Missouri, New Hampshire, New Jersey, parte del North Dakota, Oklahoma, Pennsylvania, Rhode Island, parte del South Dakota, quasi tutto il Texas, Tennessee Ecco il momento decisivo di queste elezioni di midterm. Decine di sfide decisive si concluderanno per la Camera in New Jersey e Pennsylvania. La corsa al Senato potrebbe già concludersi. Se Missouri e North Dakota passeranno ai repubblicani, per i democratici non ci saranno praticamente più speranze. Anche Texas e Tennessee dovrebbero svelare i rispettivi vincitori per la Camera alta. Se il margine per i repubblicani dovesse essere risicato, potrebbero esseri sorprese. Per quanto riguarda i governatori, solo in Kansas la sfida sarà decisa all'ultimo voto.
Ore 2:30 – Chiudono i seggi in Arkansas Secondo i sondaggisti non ci saranno sorprese. I repubblicani dovrebbero tranquillamente stravincere.
Ore 3 – Chiudono i seggi in Arizona, Colorado, Louisiana, Kansas, Michigan, Minnesota, Nebraska, New Mexico, New York, North Dakota, South Dakota, Texas, Wisconsin e Wyoming A quest'ora si dovrebbe scoprire se i democratici strapperanno la Camera ai repubblicani. Vittorie in distretti come il secondo dell'Arizona, il sesto del Colorado, il secondo e il terzo del Minnesota potrebbero porre già fine alla contesa in favore dei blu. Dallo Stato di New York potrebbe arrivare il segnale di una disfatta per i repubblicani: nove dei loro candidati sono fortemente in difficoltà. Per quanto riguarda il Senato, se la sfida sarà ancora aperta, occhi puntati sull'Arizona, dove la democratica Kyrsten Sinema ha tre possibilità su cinque di farcela.
Ore 4 – Chiudono i seggi in quasi tutto l'Idaho, Iowa, Montana, Nevada, parte dell'Oregon e Utah La battaglia per il Senato, nel caso in cui fosse ancora aperta, dovrebbe concludersi ufficialmente. Da tenere d'occhio comunque il voto in Nevada: se il candidato repubblicano dovesse perdere, potrebbero aprirsi scenari interessanti per il voto del 2020. Per quanto riguarda la Camera, i risultati di Montana e Iowa potrebbero essere la ciliegina sulla torta per i democratici
Ore 5 – Chiudono i seggi in California, Hawaii, Idaho, Oregon e Washington A quest'ora, se non ci dovessero essere sorprese, resteranno aperte solo le sfide per eleggere i nuovi governatori. Anche perché i risultati di California e Washington, storicamente, arrivano sempre in ritardo di qualche giorno.
Ore 7 – Chiudono i seggi in Alaska I democratici, a risultato acquisito, potrebbero aggiungere un seggio alla Camera. Il governatore dello Stato più a nord degli Usa (con una probabilità del 70%) dovrebbe essere l'ex senatore Mike Dunleavy