LUCA BOLOGNINI
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Elezioni Usa midterm 2018, ultimi sondaggi. Repubblicani in recupero

Secondo gli analisti, se non ci saranno sorprese come nel 2016, la Camera dovrebbe passare ai democratici, mentre il Senato dovrebbe restare a maggioranza repubblicana. Ma i dem stanno perdendo punti tra gli elettori storici

Voto anticipato in California (Ansa)

Voto anticipato in California (Ansa)

Washington, 5 novembre 2011. Per il guru dei sondaggisti americani le elezioni di midterm in America sono una partita praticamente già chiusa. Secondo Nate Silver, infatti, i democratici hanno l'83,6% di possibilità di conquistare la Camera e dovrebbero guadagnare circa 35 seggi. Il voto popolare dovrebbe premiare i dem, che dovrebbero sopravanzare i repubblicani dell'8,7%. Discorso inverso per quanto riguarda il Senato, dove il partito del presidente Donald Trump dovrebbe conservare agilmente la maggioranza. La probabilità di non cedere il controllo della Camera alta è dell'84,8%, con la concreta possibilità di guadagnare un seggio. Gli Stati da tenere d'occhio, per il Grand Old Party, sono cinque. Se qualche imprevisto (ovvero se i democratici dovessero avere un'impennata di voti) dovesse accadere in Tennessee, Texas, Nevada, North Dakota o Missouri la corsa potrebbe prendere una piega inaspettata.

In ogni caso, gli ultimi sondaggi danno i repubblicani in lento recupero, rispetto a un paio di mesi fa. Secondo un'elaborazione di Abc a Washington Post, il 52% degli elettori è comunque pronto a scegliere un generico candidato blu (il colore dei democratici) rispetto al 44% che ne preferisce uno rosso. Nbc e Wall Street Journal hanno scoperto che il 50% dei votanti gradirebbe un Congresso controllato dall'Asinello, contro il 43% che invece lo vorrebbe a maggioranza repubblicana. Ma i margini per i dem si stanno assottigliando.

Decisivo, come sempre, sarà il tasso di astensione. Oltre 34 milioni di americani, ed è un record, hanno già votato anticipatamente. L'80% degli intervistati da Abc e Washington Post si è detto certo di recarsi alle urne (o di esserci già andato), rispetto al 65% che nel 2014 aveva espresso lo stesso sentimento. Gli analisti sono divisi su chi beneficerà di più dell'ampia partecipazione. L'unica certezza è che i democratici, secondo i più recenti sondaggi, stanno perdendo voti proprio nei gruppi demografici che da sempre sono considerati le loro roccaforti. Qualche mese fa le donne preferivano i blu ai rossi con un margine stabile attorno al 20%. Le ultime rilevazioni, tra cui quella di Abc e Washington Post, fanno notare che il gap si è ridotto al 14%. Tra le indipendenti il cambio di rotta è ancora più evidente, visto che lo scarto di consensi verso i dem è passato dal 33% ad appena il 2%. I repubblicani guadagnano consensi tra gli uomini non laureati, aumentando il distacco da 27 a 39 punti.

Gli ottimi dati sull'economia potrebbero essere il grimaldello che Trump potrebbe usare per scardinare le elezioni di midterm. Il 38% degli americani crede che si stia andando nella direzione giusta rispetto al 29% che lo credeva un anno fa. Il 65% è convinto che soprattutto in tema di affari il presidente stia facendo bene, rispetto al 51 che si era espresso così subito dopo l'entrata di Trump alla Casa Bianca. Si tratta del risultato più alto degli ultimi diciassette anni.

@LucaBolognini82