Venerdì 26 Aprile 2024

Il Cremlino: "Nessun incontro tra Putin e il Papa"

Il portavoce della presidenza russa assicura che non ci sarà alcuna dichiarazione di guerra da parte della Russia in occasione del 9 maggio

Mosca, 4 maggio 2022 - Non c'è nessun accordo di un incontro tra il presidente russo Vladimir Putin e il Papa. Anzi Bergoglio è oggetto di un duro attacco da parte del Patriarcato di Mosca. Secondo la Chiesa russa, Francesco "ha travisato" quanto dettogli in videoconferenza il 16 marzo scorso dal patriarca Kirill, verso il quale, in modo "deplorevole", il Pontefice usa "toni sbagliati". Il Mosca oggi dà uno stop alla volontà del Papa di recarsi a Mosca per incontrare il presidente, mentre le parole del Santo Padre al Corriere della Sera (l'invito a non essere "il chierichetto di Putin", ndr) sono diventate un brusco un brusco stop nei rapporti ecumenici con la Chiesa ortodossa russa.

Invece il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, fa sapere che Mosca sta monitorando le discussioni nell'Unione europea in merito all'introduzione di un divieto alle importazioni del petrolio russo: "Per gli americani, gli europei e altri paesi questa è un'arma a doppio taglio, cercando di infliggerci dei danni devono anche pagare un caro prezzo".

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L'incontro tra Papa Francesco e Vladimir Putin (Imagoeconomica)
L'incontro tra Papa Francesco e Vladimir Putin (Imagoeconomica)

Sommario

Papa e Putin

Dmitri Peskov, portavoce del Cremlino, parlando con la stampa ha commentato le parole di Papa Francesco che in un'intervista al Corriere della Sera aveva affermato di voler incontrare Putin, negando ci fosse mai stato un contatto in merito tra la Santa Sede e l'amministrazione presidenziale russa. "Tali iniziative vengono inviate attraverso i canali diplomatici. Non ci sono accordi su incontri e non sono stati raggiunti", ha detto Peskov senza voler esprimere una valutazione sulla necessità e opportunità di un colloqui tra il Santo Padre e lo zar.

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Nessuna dichiarazione di guerra

Il 9 maggio la Russia celebrerà l'anniversario della vittoria sui nazisti nella Seconda guerra mondiale, ma il presidente russo Vladimir Putin, in quell'occasione non dichiarerà guerra all'Ucraina né annuncerà una mobilitazione nazionale. Peskov ha definito quanto ipotizzato da analisti, ma anche da un ministro Gb, "sciocchezze e falsità". "Non c'è alcuna possibilità. Non ha senso", ha dichiarato il portavoce del Cremlino.

Acciaieria Azovstal

L'ordine di Putin è stato "annullare qualsiasi assalto. Non c'è nessun assalto", Peskov ha negato che ieri ci sia stato un attacco, ma solo una risposta dei russi a spostamenti degli assediati. Per il Cremlino le forze di Mosca intervengono solo per impedire "molto rapidamente i tentativi" dei combattenti ucraini di posizionarsi per colpire le truppe russe.

Negoziati

E' Kiev che vuole interrompere i colloqui di pace, secondo Il Cremlino.  "Non è ancora possibile affermare alcuna dinamica sulla strada del negoziato, anzi il contrario... E l'incoerenza della parte ucraina è stata anche ripetutamente affermata da noi a vari livelli. Cambiano posizione ogni giorno", ha affermato sempre Peskov con i media. Mosca registra incoerenza nei comportamenti della leadership ucraina, che "non ispira fiducia che questo processo negoziale possa in qualche modo concludersi in modo produttivo".

Sanzioni: petrolio arma a doppio taglio

Mosca presta molta attenzione alle discussioni della Ue su un nuovo pacchetto che includerebbe anche le importazioni del petrolio, secondo Peskov: "Per gli americani, gli europei e altri paesi questa è un'arma a doppio taglio, cercando di infliggerci dei danni devono anche pagare un caro prezzo". "Questi sono piani per ora, la discussione è in corso. Stiamo seguendo questo, stiamo calcolando una varietà di opzioni" ha aggiunto il portavoce della presidenza russa. Peskov ritiene che l'Occidente stia già pagando a caro prezzo le sue stesse sanzioni, e che il costo ricadrà sui cittadini europei.

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