Roma, 3 maggio 2022 - La cultura europea è "decadente e tossica", il Papa una figura "insignificante", la vittoria in Ucraina una questione di "essere o non essere" per la Russia, fino - se necessario - alla "collisione nucleare". Aleksandr Dugin è considerato l’ideologo, o almeno l’ispiratore di Vladimir Putin. La sua visione è tanto urtante e radicale quanto vicina a quella del Cremlino, e probabilmente influente. Cremlino: "Nessun incontro Putin-Papa, o dichiarazione di guerra il 9 maggio" Ue, proposte sanzioni anche contro il Patriarca Kirill Professor Dugin, la Russia è parte dell’Europa, almeno fino agli Urali, e la cultura russa è parte della cultura europea: che cosa resterà di tutto ciò dopo questa guerra? "La cultura europea contemporanea – cultura del cancellamento, LGBT+, transumanesimo e postmodernismo – non ha nulla a che fare con l’Europa reale e classica e si basa sul suo rifiuto diretto. L’Occidente moderno è una civiltà completamente decadente che ha maledetto le proprie fondamenta. Meno contatti ha la Russia con questa dannata società tossica, meglio è per la Russia. La Russia non ha mai fatto parte dell’Europa né prima degli Urali né oltre, poiché è una civiltà separata speciale: ortodossa ed eurasiatica. Quindi questa non è una perdita, e se è una perdita, allora solo per gli europei stessi, che stanno perdendo di fronte alla Russia una cultura più vicina all’Europa che la parodia che rappresenta oggi l’Unione Europea liberalista e completamente degenerata". Lei parla di un Nuovo Ordine Mondiale dominato dall’occidente e di un ordine multipolare da costruire, qual è il posto della democrazia? "Il Nuovo Ordine Mondiale è un progetto liberale nella sua ultima fase più sviluppata, quando il liberalismo è completamente trasformato in un sistema totalitario. In esso non rimane nulla di veramente democratico e tutto il potere viene trasferito al ...
© Riproduzione riservata