Mercoledì 24 Aprile 2024

Brigitte Macron contro gli aggressori del nipote: “Vigliacchi, stupidi e violenti”

Il 30enne Jean-Baptiste Trogneux ieri sera è stato picchiato ad Amiens da un gruppo di persone che protestava contro la riforma delle pensioni

La premiere dame Brigitte insieme al marito Emmanuel Macron

La premiere dame Brigitte insieme al marito Emmanuel Macron

Roma, 16 maggio 2023 - Un gruppo di manifestanti che partecipava ieri sera a uno dei 'concerti di pentole' per protestare contro la riforma delle pensioni, ha aggredito violentemente Jean-Baptiste Trogneux, nipote di Brigitte Macron. L'aggressione è avvenuta ad Amiens, nel nord della Francia, al termine dell'intervista del presidente trasmessa in tv. Otto persone sono state fermate: si tratterebbe di sei uomini e due donne.

Contro gli aggressori del nipote oggi sono arrivate le dichiarazioni della moglie di Macron. Brigitte Marie-Claude Trogneux ha denunciato “la vigliaccheria, la stupidità e la violenza” degli aggressori del nipote. La première dame ha aggiunto: “Sono totalmente solidale con la mia famiglia e costantemente in comunicazione, da ieri sera alle 23, con Jean-Baptiste, mio nipote vittima dell'aggressione, e Jean-Alexandre, suo padre. A più riprese ho denunciato questa violenza che può soltanto condurci al peggio”.

Cosa è successo al nipote di Brigitte Macron

Il 30enne Jean-Baptiste Trogneux, gestore della cioccolateria di famiglia ad Amiens, è stato circondato ieri sera da alcuni attivisti anti-governativi che lo hanno aggredito, colpendolo alla testa, braccia e gambe tra gli insulti contro “il presidente, sua moglie e la famiglia”, ha raccontato il padre del giovane.

I proprietari del negozio temevano da tempo l'irruzione di manifestanti contrari alla riforma delle pensioni per la loro parentela con la coppia presidenziale. “Ma noi non facciamo politica”, ha ribadito il padre di Jean-Baptiste Trogneux. “Emmanuel Macron non ha nessun ruolo nel nostro esercizio commerciale”, ha aggiunto, dicendo di non capire “quelle persone che continuano a molestarci”, alcune delle quali “invitano persino a boicottare i nostri prodotti”.