Venerdì 26 Aprile 2024

Le donne (e gli uomini) che ci salveranno

L'editoriale della direttrice della Nazione

La direttrice de La Nazione Agnese Pini

La direttrice de La Nazione Agnese Pini

Firenze, 8 marzo 2020 - Festeggiamolo tutti insieme questo otto marzo, perché non è mai stato così importante e così vero. Facciamo che sia, nel nostro 2020 imprevedibile e imprevisto, la festa delle donne che ci salveranno. E anche degli uomini. Delle scienziate e delle ricercatrici, delle infermiere, delle chirurghe e delle anestesiste, delle volontarie, delle professoresse e delle virologhe. Uso il femminile universale per comprendere tutti i colleghi declinati al maschile che combattono e rischiano la loro stessa vita (sì, di questo stiamo parlando, della vita) contro il coronavirus. Grazie: perché siete in prima linea, perché fate turni di 12 o 14 ore e a volte non avete neppure la giusta attrezzatura, e poi perché siete piene del coraggio che a noi manca, della buona volontà e dell’abnegazione e dell’umiltà che fanno la differenza. Dove la trovate tutta questa forza? Grazie perché state accanto al contagio, perché non c’entra che siate donne o che siate uomini: siete davvero uguali in quelle corsie d’ospedale, con le vostre tute bianche e mascherine, la vostra paura che di certo avete ma che siete costrette a sublimare senza polemiche e accuse, senza le chiacchiere a vuoto che avvelenano chi dà fiato ai consigli non dovendo dare l’esempio. Vi ammiriamo in silenzio e ci sentiamo così piccoli di fronte a voi: siete le nostre eroine e i nostri eroi normali. La copertina di questo giornale disegnata dall’artista TvBoy (ha reinterpretato le tre ricercatrici del Sacco che per prime hanno scoperto il ceppo italiano del coronavirus) è dedicata a voi: alle donne che ci salveranno, e per questo otto marzo così particolare anche agli uomini che ci salveranno. Mai come oggi la mimosa è stata tanto universale. © RIPRODUZIONE RISERVATA