Mercoledì 24 Aprile 2024

Voltura e subentro delle utenze: cosa bisogna sapere

Voltura e subentro delle utenze

Voltura e subentro delle utenze

Quando si cambia abitazione, sia nel caso di un contratto di locazione che di acquisto, una delle prime operazioni da fare per vivere a pieno la nuova casa è verificare che le utenze domestiche siano attive e, nel caso non lo fossero, procedere con la loro riattivazione. 

A questo proposito si parla di voltura e subentro: la prima consiste nel cambio della titolarità di un contratto di fornitura dal vecchio a un nuovo proprietario, mentre con subentro intendiamo la riattivazione di un contratto di fornitura elettrica o di gas dopo un periodo di inattività. Vediamo nello specifico come richiedere la voltura e il subentro e quali sono i costi e le differenze tra le due operazioni.

In cosa consiste la voltura?

Per voltura, intendiamo un’operazione con cui si richiede il cambio dell’intestatario di un contratto di gas o di luce ancora attivo. Grazie alla voltura, l’erogazione di energia elettrica o di gas non viene interrotta, ma viene solo cambiata la titolarità della fornitura. In questo modo, la società di distribuzione rimane la stessa.

La voltura: procedure, tempistiche e costi

Fare richiesta per la voltura potrebbe sembrare complesso, ma in realtà è un’operazione molto facile, poiché basta semplicemente rivolgersi al fornitore che sta già erogando il servizio. Più nello specifico, il nuovo titolare dell’immobile deve inoltrare alla società di fornitura una serie di documenti:

  • una bolletta intestata al precedente proprietario: nel caso di voltura della luce è essenziale il codice POD, un codice alfanumerico che identifica il punto di prelievo dell’energia elettrica, mentre in caso di voltura del gas è fondamentale il codice PDR;
  • documenti personali del richiedente e del precedente proprietario, come la copia delle carte d’identità, i codici fiscali e i dati anagrafici;
  • un documento che attesti l’atto di acquisto o il contratto di affitto;
  • il modulo per la voltura recuperabile sul sito della società di fornitura.

Dopo che il fornitore verifica che tutta la documentazione fornita sia corretta e idonea, registra la voltura. Le tempistiche per il cambio della titolarità sono molto brevi, circa 4 giorni lavorativi, poiché si tratta di una fornitura già attiva.

Per quanto riguarda i costi per la voltura, se si tratta di un contratto di fornitura di gas è necessario consultare il sito del distributore poiché non esiste una regola precisa. Nel caso di voltura dell’energia elettrica, invece, il costo del cambio di intestatario varia a seconda del mercato di riferimento:

  • il mercato regolato dall’Autorità comporta il pagamento di € 27,03 per oneri amministrativi, un contributo fisso di € 23 euro e € 16 per l'imposta di bollo;
  • il mercato libero comporta il pagamento di un contributo fisso di € 27,03 per oneri amministrativi e un addebito per i costi per la prestazione commerciale a seconda del contratto.

In cosa consiste il subentro?

Se in nuovo immobile mancano il gas e l’energia elettrica significa che i precedenti proprietari hanno cessato i contratti per la loro fornitura. Di conseguenza, il nuovo inquilino dovrà fare richiesta per il subentro delle utenze. Il subentro comporta, infatti, la riattivazione del servizio di gas o energia elettrica nel caso in cui sia stato disattivato il contatore e chiusi i contratti di fornitura.

Il subentro: procedure, tempistiche e costi

Per richiedere il subentro, il primo passo è scegliere tra le numerose società di fornitura quella che più si avvicina alle proprie esigenze. Dopo aver scelto il nuovo fornitore, non bisogna far altro che fornire tutti i documenti necessari per il subentro:

  • i documenti personali dell’intestatario, come codice fiscale, carta d’identità e dati anagrafici;
  • una bolletta del gas o della luce, dove poter reperire, nel caso di subentro della luce, il codice POD, un codice alfanumerico che indica il punto fisico in cui viene prelevata l'energia dal distributore, mentre in caso di subentro del gas il codice PDR, che identifica il distributore e l’utenza;
  • il contratto di proprietà o di locazione, insieme ai dati catastali dell’immobile;
  • nel caso del contratto di fornitura della luce, la potenza impegnata in kW.

Dopo aver fornito tutta la documentazione necessaria alla società di fornitura, si procede con la richiesta di subentro. Nel caso di subentro della luce, le tempistiche prevedono un’attesa di 7 giorni: il fornitore deve trasmettere entro 2 giorni lavorativi la richiesta al distributore, il quale deve attivare il contatore entro 5 giorni. Per il subentro dell’energia elettrica, invece, l’attivazione della fornitura avviene entro 10 giorni dal momento in cui il fornitore inoltra la richiesta al distributore.

Per quanto riguarda i costi del subentro, questi variano a seconda della fornitura riattivata:

  • la riattivazione di un contratto dell’energia elettrica nel mercato regolato dall’Autorità ammonta a € 27,03 per gli oneri amministrativi, un contributo fisso di € 23 e un'imposta di bollo di € 16
  • la riattivazione di un contratto dell’energia elettrica nel mercato libero ammonta a € 27,03 per gli oneri amministrativi e un eventuale addebito per la prestazione commerciale in base al contratto;
  • la riattivazione di un contratto del gas ha un costo che varia da distributore a distributore e dipende dal tipo di contatore installato.

Voltura e subentro: qual è la differenza?

Nel caso in cui, dopo un cambio nella proprietà di un immobile o dopo un contratto d’affitto, gli inquilini precedenti non abbiano disdetto il contratto di fornitura luce e gas, allora si parla di voltura. La voltura delle utenze consiste nel cambio di intestazione di un contratto di fornitura luce e gas ancora attivo ed è una procedura che non comporta alcuna interruzione della fornitura. Grazie alla voltura, è possibile cambiare semplicemente il nome dell’intestatario del contratto, mentre il servizio continua ad essere erogato.

Al contrario, se il contatore è presente ma è stato disattivato e i precedenti inquilini hanno cessato la fornitura, allora si deve richiedere il subentro delle utenze domestiche. Questa procedura è utile per riattivare il servizio di fornitura da parte di un nuovo cliente.

Dunque, la differenza principale tra voltura e subentro sta nel fatto che nella prima non vi è alcun periodo di inattività delle utenze, mentre nel caso del subentro il contatore è staccato fino alla sua riattivazione.