Giovedì 25 Aprile 2024

Da Oslo a Milano senza emissioni. La sfida possibile

Le tappe previste sono Oslo-Copenhagen, Copenhagen-Fulda, e Fulda-Milano.

Le tappe previste sono Oslo-Copenhagen, Copenhagen-Fulda, e Fulda-Milano.

Duemilatrecentottantotto chilometri, da Oslo a Milano, per sconfiggere un pregiudizio: non si possono fare lunghi viaggi attraverso l’Europa con l’auto elettrica. Il raid a emissioni zero, organizzato da Mercedes e Ionity, prova a dare una risposta concreta ai dubbi e all’ansia da ricarica che ancora circondano le auto ad elettroni.

La scelta, non casuale, di privilegiare i paesi del Nord dove i veicoli a impatto zero toccano percentuali elevatissime (79,3% in Norvegia) ci aiuta a documentare una realtà che nel giro di pochi anni potrebbe riproporsi anche in Italia.

L’itinerario, diviso in tre tappe, corre in verticale come un filo a piombo e tocca Norvegia, Svezia, Danimarca, Germania, Svizzera e Italia, le Sei nazioni dell’iconico disegno che campeggia sulle fiancate delle Mercedes EQE ed EQS Suv impiegane nella prova. Tre giornalisti per auto, una dozzina di ore al giorno da spendere tra guida, soste per la ricarica e pranzo, con un occhio al panorama (spesso monotono e un po’ noioso) e uno al cruscotto, dove il grande display digitale manda informazioni sulla ricarica e sul consumo istantaneo della vettura.

A rendere più piccante la sfida, una piccola gara tra i giornalisti per vedere chi ha il piede più adatto per una guida elettrica, che prevede accelerazioni graduali, ritmo costante e l’uso quasi sistematico del cruise control adattivo, sia per rispettare i limiti di velocità che cambiano continuamente da tratto a tratto sia, ovviamente, per risparmiare energia.

Le tappe previste sono Oslo-Copenhagen, Copenhagen-Fulda (nei pressi di Francoforte), e Fulda-Milano. La prima e la terza prevedono poco più di 700 km di percorrenza, quella centrale quasi 900. Il primo impatto con la ricarica alla stazione di Rygge in Norvegia annuncia il layout che ritroveremo lungo il percorso, passando poi in Svezia, Danimarca e Germania: sei colonnine di ricarica veloce a disposizione, tesserino Ionity per sbloccare il caricatore da inserire nella nostra Mercedes EQE.

E poi circa 40 minuti di attesa per passare dal 20 al 95% di energia mentre noi spendiamo il tempo al bar per un thè caldo e una cioccolata. Con una guida attenta l’autonomia reale dell’auto si avvicina ai 654 km dichiarati. E lo stesso avviene con la EQS Suv, che ci toccherà in sorte nella seconda giornata di questo tour che taglia in due il continente.

Il tratto più suggestivo del percorso è il passaggio sul ponte sospeso di Oresund, fra Svezia e Danimarca, lungo 18 chilometri e con le grandi campate che scintillano sotto i raggi del sole al tramonto. Il fine settimana porta con sè qualche attesa alle colonnine di ricarica, dove le famiglie fanno la coda per gli elettroni consacrati al loro week end. Ma il display Mercedes ci viene in soccorso indicando in anticipo in quali stazioni ci sono colonnine libere e dove conviene fermarsi. Dopo la lunga tappa in terra tedesca, ecco le montagne svizzere e i panorami incantati delle valli alpine a un passo da casa.

Alla fine collezioniamo complessivamente dieci soste, ricarichiamo circa 580 Kw per un costo di 320 euro (paragonabile a quello di un diesel). il consumo medio è di 25 kWh per 100 km e la media di velocità è di 89 kmh. Quanto alla gara del piede leggero, non vince chi usa il cruise control come un mantra ma chi guida morbido, non disegnando accelerazoni graduali. La sfida elettrica è arrivata in porto.

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