Martedì 7 Maggio 2024

Le PMI si affidano sempre più agli influencer

Un’alleanza strategica per lo sviluppo del business e l’impatto territoriale. La chiave per una partnership di successo è l’autenticità

Social media, foto generica

Social media, foto generica

Milano, 9 marzo 2024 – In Italia sei aziende su dieci si dicono pronte ad investire sui social media e, più in dettaglio, degli influencer. Il dato di sintesi emerge da una ricerca condotta da I-AER Institute of Applied Economic Research in collaborazione con Aida Partners. A trainare la diffusione di questa nuova forma di comunicazione spiccano due territori: Lombardia e Campania. Ma resta critico il nodo autenticità. Il ruolo delle piccole e medie imprese Come noto, le PMI rappresentano la colonna portante dell’economia, contribuendo significativamente all’innovazione, all’occupazione e alla crescita economica di tutto il Bel Paese. Tuttavia, nel periodo storico che stiamo vivendo, molte di queste imprese si trovano di fronte a sfide significative, tra cui limitazioni finanziarie e ostacoli nell’acquisire visibilità in un mercato tendente alla saturazione. In questo contesto, gli influencer digitali offrono una soluzione strategica, permettendo alle PMI di superare queste barriere e connettersi con il loro pubblico/target in maniera innovativa ed autentica. Questa rilevanza così crescente emerge chiaramente da uno studio effettuato da I-AER, su un campione di 873 aziende italiane. “Infatti - spiega il Prof. Fabio Papa, docente di economia e direttore di I-AER – gli influencer, attraverso la loro presenza sui social media, hanno la capacità di creare narrazioni coinvolgenti e personalizzate che possono trasmettere i valori e gli obiettivi di una PMI ad un vasto pubblico”. L'importanza degli influencer nella promozione di un marchio Nell’era della digitalizzazione e della crescente consapevolezza sociale, le piccole e medie imprese (PMI) hanno iniziato a riconoscere la rilevanza che gli influencer possono esercitare nel modellare percezioni e comportamenti. Questa collaborazione, che va ben oltre la semplice promozione di prodotti o servizi, si sta rivelando un veicolo potente per promuovere iniziative di business e sostenere lo sviluppo territoriale. Secondo la ricerca condotta dal team di ricercatori di I-AER, questo tipo di marketing è particolarmente efficace nell’era attuale, dove soprattutto i clienti più giovani cercano connessioni reali e significative con le marche che scelgono di supportare. Pertanto, quando le PMI e gli influencer uniscono le forze per sostenere cause di beneficenza, il potenziale di impatto è esponenziale. Ne sono assolutamente convinte le imprese lombarde e campane che – secondo i dati appena rilasciati da I-AER – in oltre 6 casi su 10 – si dicono già attive sui canali social, anche tramite l’ausilio di influencer, soprattutto locali. Ad essere particolarmente aperti sono soprattutto tre ambiti merceologici: (i) food (ii) fashion (iii) intrattenimento ed eventi. Con quest’ultimo ambito in forte ascesa soprattutto nel centro-sud.“In questo senso – sottolinea Papa – campagne congiunte possono non solo aumentare la consapevolezza su questioni sociali importanti ma anche stimolare l’azione collettiva e la raccolta fondi. Questo approccio trasforma il marketing in un’azione di responsabilità sociale d’impresa, dimostrando l’impegno di una PMI verso il bene comune e rafforzando la sua reputazione come un’entità che si preoccupa della comunità e dell’ambiente”. Gli influencer e la sostenibilità Allo stesso tempo, dalla ricerca emerge che il ruolo degli influencer può essere particolarmente potente nel promuovere l’economia locale e la sostenibilità ambientale. Attraverso la promozione di prodotti artigianali, iniziative locali e pratiche di business sostenibili, le PMI possono contribuire a creare un’economia più circolare, riducendo l’impronta ambientale e sostenendo la comunità locale. Questo non solo aiuta a costruire un ecosistema economico resiliente ma rafforza anche il legame tra le PMI, i consumatori e il territorio. In questo senso, la chiave per una partnership di successo tra PMI e influencer è l’autenticità. Selezionare influencer che condividono veramente i valori e la visione dell’impresa è fondamentale per garantire che i messaggi promozionali siano genuini e risuonino autenticamente con il pubblico. Inoltre, una collaborazione trasparente e basata su obiettivi condivisi può aiutare a costruire una narrazione coerente e influente, che si traduce in un impegno significativo e in un impatto duraturo. Il monitoraggio delle campagne pubblicitarie Dall’altra parte, per assicurare che l’alleanza tra PMI e influencer generi un vero impatto positivo, è essenziale implementare sistemi di misurazione efficaci. Monitorare l’effetto delle campagne congiunte su vari indicatori, come la consapevolezza di marca, l’engagement del pubblico, il sostegno alle cause sociali e l’impatto ambientale, permette alle PMI di valutare l’efficacia delle loro strategie e di apportare modifiche ove necessario. Questo approccio basato sui dati assicura che le risorse siano impiegate nella maniera più efficiente possibile per ottenere risultati tangibili. Mentre l’alleanza tra PMI e influencer offre molteplici opportunità, presenta anche delle sfide. La scelta dell’influencer giusto, la costruzione di una partnership equilibrata e la gestione delle aspettative sono aspetti cruciali che richiedono attenzione e cura. “Tuttavia – chiosa Papa – affrontando queste sfide con un approccio strategico e socialmente sostenibile, le PMI possono massimizzare i benefici di queste collaborazioni. Ne sono convinte 8 aziende su 10, tra quelle intervistate. Un dato molto significativo, anche alla luce degli eventi che hanno accompagnato i recenti fatti di cronaca”. In conclusione, l’intersezione tra piccole e medie imprese e influencer si sta rivelando un terreno fertile per l’innovazione nel marketing, la responsabilità sociale d’impresa e l’impatto territoriale.

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