Giovedì 16 Maggio 2024

Quante armi nucleari tattiche ha la Russia: l’arsenale di Putin ai raggi X. La differenza con quelle strategiche

A livello di cifre il potenziale atomico di Mosca è maggiore rispetto a quello americano. Dallo scorso anno Putin ha cominciato ha spostare i missili Iskander in Bielorussia

Mosca, 7 maggio 2024 – I numeri, freddi e crudi, sono inquietanti: 5.900 testate nucleari, di cui 1900 ordigni tattici. Questi sono i dati forniti dall’Ispi sull’arsenale atomico a disposizione della Russia. Un potenziale, a livello di cifre, maggiore rispetto a quello degli Stati Uniti. Il Cremlino ha annunciato esercitazioni ai confini dell’Ucraina per un possibile utilizzo di queste armi. La dottrina nucleare della Russia prevede la possibilità di utilizzare ordigni atomici nel caso in cui venga messa in pericolo “l’esistenza stessa dello Stato”, sia con armi nucleari sia con attacchi convenzionali.

Testate balistiche russe
Testate balistiche russe

Cosa sono le armi nucleari tattiche

Quando si parla di arma nucleare tattica si fa riferimento a una bomba progettata per essere utilizzata nel campo di battaglia in diverse situazioni belliche, con un potenziale inferiore rispetto alle armi nucleari strategiche, con funzione deterrente e che potrebbero distruggere aree ben più vaste. Proprio questo tipo di testate è stato montato sui missili intercontinentali russi puntati verso gli Stati Uniti e, al tempo stesso, su quelli americani rivolti verso il territorio russo. Le testate tattiche moderne, tuttavia, sono nettamente più distruttive di quelle sganciate durante i bombardamenti di Hiroshima e Nagasaki del 1945. Possono essere installate su missili usati normalmente per il trasporto di esplosivi convenzionali. Nel caso di Mosca, quasi una testata tattica su due sarebbe installata su missili cruise e siluri in dotazione alla Marina russa. 

I missili Iskander in Bielorussia

Lo scorso anno il Cremlino aveva dichiarato di aver cominciato a trasferire ordigni tattici e missili Iskander per il loro trasporto sul territorio dell’alleata Bielorussia. Lo scorso 25 aprile il presidente bielorusso Lukashenko ha affermato che “diverse decine” di queste armi si trovano già nel Paese e che Minsk e Mosca risponderanno in maniera adeguata ad ogni attacco esterno. Quindi ipotizzando anche l’impegno di testate nucleari. E oggi il ministero della Difesa bielorusso ha annunciato di aver avviato esercitazioni per il lancio di armi nucleari tattiche

La Russia e gli Stati Uniti possiedono il 90% dei 12.500 ordigni atomici tattici e strategici nel mondo, distribuiti tra i nove Paesi che ne sono in possesso. Mosca ha un lieve vantaggio, con 5.900 ordigni, seguita dagli Usa, con 5.200. Molto distanziati gli altri stati, a partire dalla Cina, con 410, la Francia e la Gran Bretagna. Gli altri Paesi del “club” atomico sono Pakistan, India, Israele e Corea del Nord.