Lunedì 29 Aprile 2024

Cresce ancora il mercato dei benefit aziendali

Si conferma la crescita sostenuta del mercato dei benefit aziendali

Si conferma la crescita sostenuta del mercato dei benefit aziendali

SI CONFERMA la crescita sostenuta del mercato dei benefit aziendali e dei buoni pasto a livello globale. A fotografare lo scenario è un recente report realizzato da Technavio che riporta come tra il 2022 e il 2026 il comparto si prevede possa crescere di quasi 17 miliardi di dollari a un tasso annuo di crescita composto (Cagr) del 4%. Per quanto riguarda l’anno in corso, invece, Technavio stima un tasso di crescita del mercato anno su anno del 3,16%. E c’è anche chi, con le proiezioni, si spinge persino oltre. Secondo la società di consulenza Grand View Research, infatti, il mercato globale dei buoni pasto – che nel 2021 valeva oltre 143 miliardi di dollari – crescerà a un Cagr del 5,1% dal 2022 al 2030. Secondo Sodexo Benefits & Rewards Services Italia, sono diversi gli elementi che concorrono a guidare la congiuntura di espansione del mercato. "Uno dei principali driver della crescita è rappresentato dai sempre più diffusi incentivi e benefici fiscali associati ai buoni pasto e ai benefit aziendali, che rendono la scelta di un loro utilizzo una soluzione ideale a disposizione delle imprese per supportare il reddito dei propri dipendenti, in particolare in uno scenario inflazionistico come quello attuale" commenta Florent Lambert (nella foto a sinistra), Ceo di Sodexo Benefits Rewards Services Italia. In Italia, infatti, i buoni pasto elettronici sono esenti da contributi fiscali, previdenziali e assistenziali fino a un valore di 8 euro secondo la normativa vigente e sono al 100% deducibili ai fini delle imposte dirette. Inoltre, l’Iva, agevolata al 4%, è interamente detraibile.

"Secondo stime di Sodexo Brs Italia – prosegue Lambert – nel 2022 il mercato dei buoni pasto in Italia si attesta attorno a circa 4 miliardi di euro di valore e 4 milioni di consumatori. Pochi, se consideriamo che il settore vanta grande possibilità di ampliamento con i 19 milioni di consumatori potenziali di questo tipo di benefit nel nostro Paese, per un valore potenziale complessivo di oltre 30 miliardi di euro. Il tessuto imprenditoriale italiano, infatti, è costellato di Pmi con, tuttavia, un basso tasso di adozione di strumenti e programmi di benefit aziendali. Abbiamo, insomma, un notevole gap da colmare. Stiamo però raccogliendo dal mercato segnali positivi. Il rapporto Welfare Index Pmi, ad esempio, ha evidenziato come stia aumentando la consapevolezza delle imprese: il 65,9% di esse considera infatti il welfare come leva strategica non marginale rispetto agli obiettivi generali di business. Un dato, questo, che ci fa ben sperare per il futuro".

Elemento determinante nella crescita del mercato, come riporta anche la ricerca targata Technavio, è la diffusa digitalizzazione di servizi e prodotti, dovuta all’alto tasso di penetrazione di Internet a livello globale e in particolare nelle economie di Paesi in via di sviluppo, contestualmente alla crescente diffusione di smartphone che consentono un rapido accesso alla Rete anche da mobile. Non solo: alla generale digitalizzazione dei servizi e dell’offerta si accompagna il rinnovamento, segnalato già dall’Osservatorio Hr Innovation Practice del Politecnico di Milano, dei modelli organizzativi e dei processi aziendali a seguito della fase pandemica. Le aziende, italiane e non, sono dunque sempre più interessate a integrare piattaforme digitali per la gestione dei servizi di welfare e di benefit offerti, in grado di consentire un facile accesso da remoto, se non all’adozione di veri e propri e-wallet capaci di riunire in unico contenitore i benefit messi a disposizione dei propri collaboratori.

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