Lunedì 20 Maggio 2024

La nave Fasan che sfida i droni Houthi nel Mar Rosso. Un sistema jammer per ingannare i radar nemici

La fregata missilistica italiana, prima unità Bergamini, è specializzata nella lotta antisommergibile. Attualmente è impiegata nell’operazione Aspides per la salvaguardia del commercio marittimo dagli attacchi dei ribelli yemeniti

La nave italiana Fasan nel Mar Rosso (Ansa)

La nave italiana Fasan nel Mar Rosso (Ansa)

Roma, 30 aprile 2024 – Incursioni, sabotaggi, esplosioni di droni. Ma anche interferenze dei radar. Nella ‘guerra’ contro gli Houthi, che con i loro attacchi ai mercantili minano il commercio internazionale legato a Israele, l’Italia ha schierato nel Mar Rosso la Virginio Fasan che, come le altre Fremm (Fregate europee multi missione), è nota per il suo sistema jammer Nettuno 4100. Entrata in azione dal Canale di Suez lo scorso 24 dicembre, la Fasan è impegnata nell'ambito dell'operazione Aspides.

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Caratteristiche

Come si legge sul sito della Marina Militare, le unità di questa classe sono state le prime navi scorta al mondo ad avere attrezzature per l’imbarco e il ricovero di elicotteri anti-sommergibile. La nave Fasan, che può navigare fino a 27 nodi, ha a bordo un considerevole armamento: 4 missili Teseo Mk2/A ASuW e per obiettivi terrestri; 4 missili Milas ASW e ASuW; 16 celle VLS Sylver per missili MBDA Aster 15 e 30 (antiaerei e antimissile); predisposizione per ulteriori 16 celle VLS Sylver; 2 cannoni 76/62 Super Rapido (capacità di sparare munizioni DAVIDE); 2 mitragliere OTO Melara KBA 25/80; 2 lanciatori SLAT per inganni anti-siluro; 2 lanciarazzi SCLAR-H per inganni ECM e bombardamento costiero; e 2 sistemi tri-tubo per lancio siluri MU-90.

L’imbarcazione militare è equipaggiata, come tutte le Fremm, con il sistema jammer Nettuno 4100, che consente di emettere segnali radio che interferiscono con il funzionamento dei radar nemici, saturando il ricevitore o fornendo false informazioni. I bersagli dei sistemi jammer possono essere radar di scoperta, con l’obiettivo di non far rilevare agli operatori la presenza di unità in fase di attacco, oppure le testate dei missili a ricerca radar, con lo scopo di deviarle dal vero obiettivo. Il Nettuno 4100, in particolare, utilizza antenne attive a larga banda a puntamento elettronico e moduli ricetrasmittenti a stato solido. Il sistema è in grado di modulare automaticamente le contromisure a seconda del tipo di attacco che viene rivolto. 

Storia

L’unità, costruita nello stabilimento Fincantieri di Riva Trigoso, è stata varata il 31 marzo 2012 e successivamente trasportata allo stabilimento del Muggiano per il completamento dell’allestimento e le prove di collaudo. La nave è stata consegnata alla Marina Militare il 19 dicembre 2013.

In passato un’altra unità con lo stesso nome, sempre di tipologia fregata anti-sommergibile, ha già prestato servizio nella Marina Militare. Il primo Virginio Fasan fu realizzato nei cantieri Navalmeccanica di Castellamare di Stabia nel 1960 e apparteneva alla classe Luigi Rizzo. Le unità di questa classe sono state le prime navi scorta al mondo ad avere attrezzature per l’imbarco e il ricovero di elicotteri anti-sommergibile. Tale peculiarità valse anche delle modifiche di prolungamento del ponte di volo durante la vita della fregata. Oltre al nome, le due Virginio Fasan condividono il numero di persone di equipaggio presenti a bordo, ovvero 167. Il crest è comune a tutte le unità della classe Fremm: rappresenta un’immagine a tre quarti del profilo nave per mettere in risalto i sensori, le nuove artiglierie e le caratteristiche stealth (che la rendono ‘invisibile’ ai radar), già presenti sui pattugliatori classe comandanti.

La nave prende il nome del marinaio Virginio Fasan, medaglia d’oro al Valor Militare alla memoria conferita il 9 settembre 1943.