Giovedì 2 Maggio 2024

Un nuovo valore per la formazione tecnica e professionale

Amicucci * Con la rivoluzione tecnologica tutto il lavoro umano è in profonda trasformazione. In particolare, numerose attività manuali, che coinvolgevano...

Amicucci *

Con la rivoluzione tecnologica tutto il lavoro umano è in profonda trasformazione. In particolare, numerose attività manuali, che coinvolgevano la corporeità, vengono progressivamente sostituite dalla robotica e dall’automazione di tanti processi lavorativi. Molti lavori mantengono una forte componente di manualità, pensiamo ai lavori legati ai servizi alla persona, ad alcune forme di artigianato e ai lavori dell’edilizia o del turismo, ma progressivamente assistiamo a innovazioni inimmaginabili fino a pochi anni fa. Le tecnologie rompono anche una storica separazione, quella tra lavori intellettuali e lavori manuali. Cosa accomuna, infatti, lavori e professioni un tempo tanto diverse, come ad esempio l’esperto di microchirurgia, il manutentore di macchinari complessi, il nuovo artigiano della domotica, i nuovi artigiani del manifatturiero, l’astronauta che deve governare sistemi digitali complessi e al tempo stesso essere in grado di riparare una falla meccanica esterna con attrezzi e le sue mani? In comune c’è l’integrazione della dimensione manuale e della dimensione intellettuale, integrazione che sarà sempre più accentuata con l’evoluzione delle tecnologie. Queste rapide trasformazioni, di tutti i lavori, rompono tradizionali barriere e necessitano di nuovi percorsi formativi per l’accesso alle professioni tradizionali e alle nuove professioni del digitale.

I classici percorsi della filiera della formazione tecnico professionale, offerta dagli istituti tecnici, dai centri di formazione professionale (IeFP), dagli istituti professionali, da IFTS, fino alle recente istituzione degli ITS Academy, hanno l’opportunità di rispondere alle nuove domande del mercato del lavoro. Per questi mondi si apre uno scenario interessante, che richiede una nuova didattica che sappia utilizzare le potenzialità dell’Intelligenza Artificiale ed ambienti di apprendimento integrati con i simulatori, la robotica educativa, la Realtà Virtuale e la Realtà Aumentata. Questa prospettiva, interessante sia per le imprese in difficoltà nella ricerca di figure qualificate, che per i giovani in cerca di lavoro, richiede che il sistema sociale dia valore e dignità ai lavori tecnici e manuali per renderli attrattivi. Una nuova cultura che deve coinvolgere tutta la filiera formativa, insegnanti, genitori, istituzioni, giornalisti, perché la percezione del valore e dello status sociale di un lavoro è figlia di modelli mentali, culture, credenze che si sedimentano nel tempo. Naturalmente, il cambiamento della percezione del valore sociale, deve essere accompagnato da una prospettiva di valorizzazione economica, accompagnata da racconti di lavoratori che si sono affermati professionalmente e testimonianze dei tanti artigiani, professionisti, imprenditori che sono passati per le scuole professionali e tecniche.

* Presidente di Skilla

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