Giovedì 25 Aprile 2024

I mutui casa salgono ancora. Erogati 60 miliardi nel 2021

Nel 2022 i prezzi delle case dovrebbero continuare a crescere, seppur a ritmi non impetuosi

Renato Landoni, presidente di Kìron Partner

Renato Landoni, presidente di Kìron Partner

Circa 60 miliardi di euro, 10 miliardi in più rispetto all’anno precedente. È il valore dei mutui casa erogati in Italia nel corso del 2021, secondo le stime elaborate da Kiron, società di mediazione creditizia che fa capo al noto gruppo immobiliare Tecnocasa. Sono ancora tanti, dunque, gli italiani che si indebitano per comprare un immobile, nonostante le difficoltà degli ultimi due anni legate alla pandemia del Covid-19. "Gli istituti di credito, alla luce della forte liquidità di cui dispongono, hanno continuato a erogare finanziamenti alle famiglie, ponendo particolare attenzione alla qualità dei prestiti concessi", ha commentato Renato Landoni, presidente di Kìron Partner, che ha sottolineato anche la forte spinta che è arrivata dai mutuatari "in erba". Il Pnrr, cioè il piano nazionale delle riforme messo in campo con gli investimenti europei post pandemia, ha introdotto infatti diverse misure che agevolano la concessione dei prestiti immobiliari ai giovani, spingendo le banche a essere meno restie verso questa particolare categoria di debitori. Con un tale scenario di fondo, gli analisti di Kiron sono fiduciosi di vedere un mercato dei mutui e dei prestiti abbastanza tonico pure nel 2022, anche perché i tassi d’interesse dovrebbero restare bassi ancora per un po’.

"Sul fronte tassi – ha aggiunto Landoni – l’andamento degli indici medi relativi ai mutui casa ha registrato nella seconda parte del 2021 un lieve aumento. Tuttavia non si prevedono particolari cambiamenti nel 2022: i tassi rimarranno contenuti e i mutui convenienti". C’è ancora quel mix di fattori che lo scorso anno ha spinto non poche famiglie di tutta la Penisola a fare il grande passo e a indebitarsi per metter su casa. Fatte queste premesse, è pur vero che c’è anche qualche segnale di cambiamento tutt’altro che trascurabile. Innanzitutto, benché non nel breve periodo, l’era dei tassi d’interesse sottozero (o quasi) è vicina al capolinea. Per frenare l’inflazione, la banca centrale americana (Federal Reserve) si appresta a rialzare i tassi d’interesse già a marzo. La Bce si adeguerà in un momento successivo ma, prima o poi, dovrà comunque muoversi nella stessa direzione. Inoltre, fatte salve tutte le incognite legate alla guerra in Ucraina, nel 2022 i prezzi delle case dovrebbero continuare a crescere, seppur a ritmi non impetuosi.

La previsione dell’Ufficio Studi di Tecnocasa è di un incremento medio su base annua dei valori tra l’1% e il 3%, con le solite differenze a seconda delle aree geografiche. Più sostenuto sarà il trend in certi capoluoghi come Milano, Bologna e Firenze (tra il +2 e il +4%), più contenuto in altre città come Torino, Roma o Napoli (fino al 2%). In nessuno dei i capoluoghi di regione, sempre secondo l’Ufficio Studi di Tecnocasa, sono previsti invece prezzi in discesa. Ciò significa checoloro che hanno una mezza idea di fare un acquisto immobiliare possono decidersi di passare all’azione, prima che lo scenario di mercato cambi. Per adesso le rate di molti mutui restano abbastanza abbordabili, almeno per una famiglia con due coniugi dotati di reddito. Nel caso di un finanziamento a tasso fisso da 200mila euro con scadenza a 25 anni e destinato all’acquisto di una prima casa che vale almeno 250mila euro, il portale web MutuiOnline segnala per esempio come offerta più conveniente sul mercato quella di Crédit Agricole Italia destinata ai giovani (Mutuo base Under 36) che ha un taeg (tasso annuo effettivo globale) dell’1,2% e una rata mensile di 759,19 euro. Seguono il Mutuo Giovane di Intesa Sanpaolo (taeg 1,28% e rata mensile di 771,99 euro) e il Mutuo Spensierato di Bnl Bnp Paribas (taeg 1,35% e rata di 771,99 euro).