Giovedì 25 Aprile 2024

Nei campi dopo i droni in arrivo anche i robot

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I CONTINUI STRAVOLGIMENTI del contesto macroeconomico mondiale e le esigenze inedite di un’agricoltura che deve far fronte sia al cambiamento climatico sia a criticità mai registrate finora, rappresentano una sfida quotidiana anche per aziende solide come la bolognese Nobili Spa, eccellenza emiliano-romagnola nella produzione di macchinari agricoli. Come si reagisce, dunque, alla dilagante incertezza di questo periodo storico? Accelerando ancor di più su innovazione tecnologica e sostenibilità, spiegano Gianmaria Selvatici e Marco Bertazzoli, entrambi tecnici nel reparto Ricerca & sviluppo del gruppo.

Quali soluzioni ‘green’ avete presentato nei giorni scorsi in fiera?

"Oltre alle trinciafoglie che eseguono il cosiddetto ‘diserbo meccanico’, cioè tagliano e triturano l’erba tramite operazioni meccaniche, consentendo così all’agricoltore di evitare i trattamenti chimici, realizziamo, tra l’altro, una trincia con pick-up in grado di sollevare i residui di potatura, triturarli finemente e depositarli in sacchi traspiranti che permettono un’essicazione naturale del legno cippato. Un sistema dedicato, ad esempio, a quegli agricoltori che utilizzano o producono pellet. Alla base di molti nostri macchinari c’è l’obiettivo di trasformare uno scarto (che sia erbaccia o residuo di potatura) in risorsa".

È possibile, dunque, conciliare sostenibilità economica e ambientale?

"Non solo è possibile, ma è nostro dovere aiutare gli agricoltori a minimizzare le spese (ad esempio, azzerando sprechi e dispersioni e risparmiando sull’impiego di prodotti fitosanitari, che hanno subito un’impennata pari a oltre il 100% rispetto al 2021) e, contemporaneamente, minimizzare l’impatto ambientale".

Come saranno i macchinari agricoli del futuro?

"Siamo già al lavoro sulle macchine a movimentazione elettrica, che sostituiranno progressivamente quelle a trazione meccanica. E collaboriamo con produttori di robot per realizzare attrezzature agricole senza impiego di presa di forza. I campi del futuro saranno popolati da robot, droni e altre tecnologie avanzate, che non richiederanno la presenza di operatori e risolveranno, così, uno dei problemi più urgenti per il settore: la carenza di manodopera".

Maddalena De Franchis