ARRIVANO gli ‘007’ del credito per contrastare il fenomeno delle pressioni commerciali in banca. Finti clienti che si presentano allo sportello per chiedere un mutuo, un consiglio d’investimento o spiegazioni sui costi dei servizi. A scendere in campo in difesa dei consumatori è la Banca d’Italia, varando un nuovo esperimento di ‘mystery shopping’ con lo scopo di verificare modalità e qualità dei servizi offerti, se i dipendenti seguono le norme e forniscono ai clienti i prodotti effettivamente adatti e utili. Sotto mentite spoglie, alcuni funzionari si recheranno negli sportelli bancari per testare la competenza degli operatori e soprattutto accertarsi che ci sia una corrispondenza tra la domanda e l’offerta. Gli agenti diventano dei clienti, in questo caso delle banche, per garantire che il servizio finanziario sia realmente vantaggioso per tutti.
L’indagine di Bankitalia segue l’esempio dell’Ivass – l’istituto di vigilanza sulle assicurazioni – e di varie organizzazioni pubbliche e private, che hanno già adottato questo strumento innovativo allo scopo di migliorare le prestazioni e la soddisfazione dei clienti e contrastare il fenomeno delle pressioni commerciali. Quest’ultimo, unito alla bassa alfabetizzazione finanziaria degli italiani, porta in alcuni casi i clienti a non comprendere appieno i documenti che firmano, a indebitarsi sopra le loro possibilità o a investire incautamente. Ora Via Nazionale vuole verificare sul campo se dal lato delle banche vengano prese le necessarie tutele e accorgimenti, se i dipendenti siano preparati e se i prodotti suggeriti siano quelli che il cliente ha effettivamente chiesto e non superflui (ad esempio polizze o prodotti non necessari in cambio della concessione del mutuo).
"I risultati delle visite in incognito – chiarisce Bankitalia – potranno rappresentare un contributo all’azione di vigilanza, anche se non daranno autonomamente avvio a procedure sanzionatorie". Si tratta quindi di uno strumento in più per vigilare su un comparto, quello del credito, che anche grazie alla tecnologia e al sempre più massiccio utilizzo del denaro digitale è uno dei settori economici più controllati e normati.
"Un’ottima iniziativa – commenta Massimiliano Dona (nella foto), presidente dell’Unione Nazionale Consumatori –. È importante che ogni Authority di vigilanza lo faccia per tutelare meglio i soggetti più deboli del rapporto, ossia i consumatori. Auspichiamo che nei casi più gravi, quando dolosamente si occultano informazioni rilevanti ai clienti o si danno addirittura notizie ingannevoli, dalla visita possa conseguire l’avvio di procedure sanzionatorie".
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