Mercoledì 24 Aprile 2024

Superbonus, cessione del credito da aprile 2023. Cosa fare: sanzione o detrazione

Ci sono divrese soluzioni. Intanto Unicredit riprende l’acquisto dei crediti

Fino al 31 marzo 2023 è stato possibile comunicare all'Agenzia delle Entrate la cessione del credito o lo sconto in fattura. Una data ormai superata, ma con la legge di conversione del decreto 11 del 2023, i benefici fiscali non andranno persi. Sarà infatti consentito inoltrare la comunicazione all'Agenzia delle Entrate fino al 30 novembre 2023, data ultima per presentare la dichiarazione dei redditi relativa al 2022, tramite la remissione in bonis, che prevede il pagamento di una sanzione di 250 euro.

Cessione del credito, quali opzioni nel 2023?
Cessione del credito, quali opzioni nel 2023?

I beneficiari dei bonus edilizi potranno avvalersi della remissione in bonis – quindi con versamento della relativa sanzione – anche se l'accordo della prima cessione (relativa alle spese sostenute nel 2022 e rate residue delle spese 2020 e 2021) a favore di banche e intermediari finanziari è stato stipulato successivamente al 31 marzo 2023.

Cosa fare se non si riesce a cedere il credito

Se si è usufruito del Superbonus, ma senza riuscire a vendere il credito relativo alle spese del 2022, è possibile compensare quest'ultimo con l'Irpef, portandolo in detrazione nella dichiarazione dei redditi in dieci anni (e non più quattro), ma non da quest'anno, bensì dal 730 del 2024. I crediti accumulati da cessioni o sconti in fattura comunicati entro il 31 marzo 2023 potranno essere spalmati in dieci anni anche nel caso del sismabonus e bonus barriere architettoniche, anche se ancora mancano le istruzioni dell'Agenzia delle Entrate.

UniCredit riprende l'acquisto dei crediti

UniCredit ha annunciato di aver ripreso l'acquisto dei crediti maturati, a fronte di sconto in fattura, da imprese, artigiani e professionisti per le spese sostenute nel 2022. L'ammontare complessivo del credito per singola pratica deve essere superiore a 10mila e inferiore ai 600mila euro e la pratica deve essere in possesso di tutta la documentazione richiesta nel corso dell'istruttoria, con asseverazioni, attestazioni e visto di conformità per tutte le tipologie di intervento, oltre che il codice univoco. La banca prevede nuovi prezzi di acquisto in linea con il mercato.

L'acquisto dei crediti viene effettuato da Ebs Finance, società di cartolarizzazione appartenente al gruppo UniCredit, che successivamente li cederà a clienti terzi. A questo fine UniCredit ha già perfezionato accordi con sei importanti operatori di mercato in diversi settori economici (grande distribuzione, moda, sanità, attività di agenzia del lavoro temporaneo, e produzione/distribuzione di energia) ed è in procinto di stipulare ulteriori undici accordi, per un controvalore che consentirà l'assorbimento progressivo dei crediti fiscali che la banca acquisterà dalla propria clientela, realizzando di fatto una soluzione di sistema imprese-banca-imprese.

"L'iniziativa – commenta l'ad e responsabile per l'Italia di UniCredit, Andrea Orcel - aiuterà imprese, professionisti e artigiani a liberare spazio fiscale e ottenere liquidità, un elemento importante per tornare alla migliore capacità operativa e commerciale".

 

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